Il collettivo Rojava vive - Kollettiva Jiyan ha indetto per oggi alle 17.30 una manifestazione di fronte al consolato svedese in via Nassa
Il collettivo Rojava vive - Kollettiva Jiyan, "rispondendo alla chiamata internazionale per i 10 anni di rivoluzione sociale in Rojava", ha indetto un presidio per oggi martedì 19 luglio 2022 alle ore 17.30 davanti al consolato della Svezia in via Nassa 17 a Lugano.
Nel comunicato odierno, il collettivo ricorda l’esperienza di alcune zone del Kurdistan, in particolare nel Rojava, nel Nord della Siria, dove è stato instaurato un modello di autogestione e autodeterminazione dal basso definito Confederalismo democratico: un modello difeso dal partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) che, e questa è la contestazione principale del collettivo, viene invece considerato dalla Turchia un gruppo terroristico.
Lo spunto per la manifestazione arriva dalla recente decisione della Svezia e della Finlandia, in seguito alla richiesta di adesione alla Nato, di accettare un accordo trilaterale con la Turchia, ciò che i militanti definiscono "un ricatto": secondo Rojava vive, la Turchia "sfruttando la formula ‘minaccia alla sicurezza nazionale’ (per giustificare ogni operazione militare e invasione in Rojava, in Nord Iraq e le operazioni contro l’opposizione interna), ha piegato Svezia e Finlandia alle seguenti richieste: condannare il PKK e i gruppi sostenitori; consegnare i rifugiati politici curdi e le persone sospettate di terrorismo alla Turchia; impegnarsi a fomentare la disinformazione su gruppi definiti terroristici; annullare il loro embargo sulle armi". Svezia e Finlandia, per il collettivo, "hanno dunque deciso di sacrificare e tradire i cittadini curdi e i sostenitori della loro rivoluzione, consegnandoli al carnefice Erdogan".