Il presidente ucraino Zelensky è intervenuto all’inaugurazione dell’Ukraine recovery conference di Lugano. Segui il live del laRegione
Ignazio Cassis e Volodymir Zelensky (quest’ultimo collegato virtualmente) danno il via all’Ukraine recovery conference. Gli incontri di oggi e domani si concentreranno sulla futura ricostruzione dell’Ucraina sotto il profilo economico e infrastrutturale, ma anche sociale e umanitario.
Norman Gobbi esprime solidarietà al popolo ucraino
‘Desidero trasmettere alle autorità e al popolo dell’Ucraina la solidarietà di tutto il Cantone e quella della Città, che in questi terribili mesi di guerra si sono prodigati per accogliere al meglio e assistere le popolazioni che fuggono il conflitto’, ha detto il Consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi durante la cena ufficiale della Conferenza.
‘Lo sforzo di garantire sicurezza e accoglienza agli illustri ospiti della Urc 2022 rappresenta un nostro piccolo contributo alla stabilizzazione e alla sicurezza del nostro Continente’, ha proseguito Gobbi.
Associazioni invitano a ricordarsi dei rifugiati non ucraini
Una coalizione di associazioni svizzere ha invitato oggi in una nota i partecipanti alla Conferenza di Lugano per la ricostruzione dell'Ucraina a rispondere ai numerosi appelli di rifugiati di Paesi terzi colpiti dalla guerra. Preoccupa in particolare la sorte degli studenti.
Formata da Save Africans-Ukraine, Droit de rester Neuchâtel e Society Moko, la coalizione di associazioni richiama alla "tradizione umanitaria della Svizzera", per far sentire il suo messaggio. A suo avviso la Confederazione, insieme all'Unione europea e a tutta la comunità internazionale, deve impegnarsi nella ricerca di una soluzione alla situazione dei non Ucraini toccati dal conflitto.
La coalizione intende in particolare chiedere una protezione delle centinaia di studenti, provenienti da Stati terzi, che sono fuggiti dall'Ucraina. Mentre si avvicina l'inizio dell'anno accademico, le associazioni denunciano il fatto che gli appelli rimangano ancora senza risposta.
La coalizione annuncia peraltro che lancerà mercoledì una petizione all'indirizzo dell'Unione europea e di tutti gli Stati legati dagli accordi di Schengen intitolata: "Per motivi umanitari, poniamo fine alla sofferenza dei non Ucraini e delle non Ucraine in fuga dalla guerra".
‘La prossima Conferenza sarà nel Regno Unito nel 2023’
La ministra degli esteri britannica Elizabeth Truss ha comunicato che la prossima conferenza sull'argomento verrà organizzata dal Regno Unito, nel 2023.
Uk rilancia il piano Marshall: ‘Sia guidato da Kiev’
"Ci deve essere un nuovo piano Marshall per l'Ucraina e deve essere guidato" da Kiev. Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica, Elizabeth Truss, nel corso della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Lugano.
Rilancia così l'ipotesi già evocata da più parti di un intervento che ricordi quello promosso dagli Stati Uniti in Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Londra si è espressa in favore di "investimenti immediati" per l'economia ucraina ribadendo la necessità di aprire i porti in modo che la nazione colpita dal conflitto possa esportare i suoi prodotti agricoli.
"Dobbiamo dare alle persone speranza per il futuro e dobbiamo fornire i mezzi per potersi sostenere", ha affermato ancora la responsabile del Foreign Office. Il Regno Unito, infine, è "risoluto" nel suo sostegno all'integrità territoriale dell'Ucraina.
Shmyhal: ‘Per la ricostruzione servono 750 miliardi di dollari’
'Per la ricostruzione dell'Ucraina servono al momento 750 miliardi di dollari, la maggior parte di questi fondi vengano dagli asset russi congelati'. Lo dice Denys Shmyhal, primo ministro ucraino. 'Abbiamo creato una mappa digitale, aggiornata in tempo reale, sulla distruzione causata dall'invasione russa: i partner avranno accesso e servirà per la ricostruzione del Paese'.
Von der Leyen: ‘Vogliamo che l'Ucraina faccia parte dell'Unione europea’
‘Con il nostro sostegno i nostri amici ucraini potranno ricostruire il loro Paese non com'era prima, ma come i suoi giovani volevano che diventasse’, dice durante il suo intervento la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
‘Vogliamo che l'Ucraina faccia parte dell'Unione europea’, ha proseguito.
Zelensky: ‘La Russia vuole distruggere la civiltà ucraina’
Intervenuto alla cerimonia d'apertura dell'Ukraine recovery conference, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha affermato: ‘Più di 11milioni di ucraini sono stati costretti ad andare via. Alcuni di loro torneranno, sarà però molto difficile per loro avere la sensazione di avere una casa come prima’.
‘Questa guerra è l'attacco della Russia contro i valori di tutti i Paesi democratici’, ha proseguito.
Cassis: ‘Mai troppo presto per prepararsi al post-guerra’
Con questo incontro vogliamo ‘dare alla popolazione ucraina la possibilità di una vita di autodeterminazione e di pace. Questa strada è ancora lunga, ma non è mai troppo presto prepararsi al momento in cui le armi taceranno’, ha affermato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis.
Domani, alla fine dei lavori, verrà presentata la Dichiarazione di Lugano.
A Lugano al lavoro per un ‘piano Marshall’ ucraino
Ultimi scampoli di conto alla rovescia in riva al Ceresio: alle 13.30 Ignazio Cassis e Volodymir Zelensky (virtualmente) daranno il via ai lavori