Luganese

Melide, sì di misura al nuovo porto

La variante di Piano regolatore è stata accolta dal 54% dei cittadini votanti

Ti-Press
19 giugno 2022
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La cittadinanza di Melide ha dato via libera alla variante di Piano regolatore che consentirà di realizzare un nuovo porto comunale. Il risultato è abbastanza tirato, con una percentuale dei favorevoli pari al 54%. Precisamente hanno votato sì 330 cittadini, mentre in 282 hanno votato no. La partecipazione al voto è stata del 61,2%.

Il nuovo porto, che verrebbe realizzato lungo la riva sud del ponte-diga, all’inizio della passeggiata, è stato voluto dal Municipio e da un’ampia maggioranza del Consiglio comunale – 16 voti favorevoli, 3 contrari – per risolvere le problematiche dell’attuale porto alla Bola – dalla particolare forma circolare – afflitto da una sorta di insabbiamento, inquinato da idrocarburi e di difficile agibilità per i natanti. È previsto un suo risanamento, con una diminuzione dei posti barca, che verrebbero appunto spostati nel nuovo porto. Il Cantone ha autorizzato un massimo di 120 attracchi, ma il progetto di dettaglio verrà presentato successivamente. La necessità di costruire un nuovo porto galleggiante era peraltro messa in discussione dai referendisti, secondo i quali si sarebbe potuto risanare l’esistente e cercare soluzioni alternativa senza toccare la pregiata ‘passeggiata’ Melide-Bissone. Argomenti che probabilmente torneranno d’attualità in futuro: la variante di Piano regolatore va ora in pubblicazione e, in un secondo tempo – se sarà confermata la scelta del nuovo pontile –, si tornerà in Consiglio comunale con un credito di costruzione, il costo dell’opera viene stimato in un milione e 300mila franchi.

Il sindaco Angelo Geninazzi appare sollevato dall’esito del voto. «Come Municipio prendiamo atto con favore del risultato. Ora si tratta di elaborare un progetto per il risanamento del porto della Bola; l’obiettivo è quello di non perdere complessivamente posti barca, ma il progetto dovrà anche tenere conto che un 46% della popolazione si è espressa in modo scettico, dunque bisognerà mostrarsi estremamente equilibrati. Ma penso che entrambi i fronti hanno ammesso la necessità di risanare l’attuale porto, che al momento è impraticabile per la melma presente sul fondo». Come mai non limitarsi a un risanamento della Bola? «Il Piano regolatore, approvato con 16 voti favorevoli e 3 contrari, venne elaborato perché col risanamento della Bola si andranno a perdere dei posti barca, oggi una quarantina. Inoltre mancano degli attracchi, così col Cantone è stato elaborato il Pr, per consentire uno ‘sfogo’. Ora abbiamo i margini per creare un porto che non sarà provvisorio, cioè che resterà anche in futuro. I tempi? L’elaborazione deve ancora avvenire, e ci vorrà una richiesta di credito, posso immaginare tra uno e due anni».

Luciano Albertini, del comitato dei referendisti. "Noi siamo comunque soddisfatti dell’esito, perché qui a Melide c’era una fortissima opposizione al nostro comitato di cittadini, mentre il messaggio era sostenuto dai presidenti dei partiti di maggioranza». Albertini lamenta pure una campagna informativa non proprio adeguata. «Qui era in votazione la variante di Piano regolatore, mentre loro (i favorevoli ndr) hanno impostato tutto il discorso sul risanamento del porto comunale. Cosa che anche per noi va fatta comunque, ma ci sarebbero anche possibilità di farlo senza andare a costruire 120 posti barca. A livello temporaneo, durante il dragaggio del fondale, le barche si sarebbero potute sistemare per qualche mese nel periodo invernale in un porto privato lì vicino, un 25 posti, e poi c’è una spiaggia non occupata dove il resto delle barche sarebbero potuto rimanere provvisoriamente». Ma cosa non va di questo porto? «I motivi dell’opposizione sono di tipo paesaggistico e ambientale, tanto è vero che hanno subito preso posizione tutti i pescatori. È una zona dove ci sono le macrofite, che permettono il ripopolamento dei pesci. E poi l’impatto sulla passeggiata Melide-Bissone, che già è stata snaturata da nuove costruzioni. Con un porto del genere perderebbe tutta la sua qualità». «Il compito del nostro comitato referendario finisce qui, ora la palla passa al Municipio e al Consiglio comunale».

Spettatori interessati di questa operazione, tra gli altri, i promotori del vicino complesso turistico in costruzione sul terreno dove sorgeva la ‘Romantica’, anche se il Municipio assicura che il futuro porto galleggiante avrà carattere pubblico.