Luganese

Tentata rapina a Ponte Cremenaga, processi separati

Rinviati a giudizio i presunti autori arrestati lo scorso dicembre sospettati di pianificare un colpo a mano armata. Nell’auto rubata rinvenute pistole

Avevano le armi nell’auto rubata
(Ti-Press)
14 giugno 2022
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Erano stati arrestati lo scorso 9 dicembre vicino al valico di Ponte Cremenaga. E, a non avere dubbi, pianificavano una rapina: si trovavano a bordo di un’auto rubata e nel veicolo gli agenti di polizia hanno rinvenuto armi, dei passamontagna, delle fascette di plastica e dei guanti in lattice. Parliamo dei quattro cittadini italiani di 67, 59, 58 e 53 anni, già noti alle autorità giudiziarie, accusati di tentata rapina aggravata, infrazione alla legge federale sulle armi e sulle munizioni, furto d’uso e entrata illegale. I primi tre saranno processati – singolarità del caso, uno in fila all’altro e separatamente in altrettanti dibattimenti pubblici – il prossimo 23 giugno davanti alla Corte delle assise correzionali di Lugano (presidente, il giudice Amos Pagnamenta). Il quarto componente, 53enne, in carcere alla Farera, sarà invece rinviato a giudizio prossimamente. Oltre alla tentata rapina e agli atti preparatori di rapina, dovrà pure rispondere della clamorosa rapina avvenuta il 5 luglio del 2019 a Molinazzo di Monteggio ai danni di un portavalori: l’uomo, unitamente ad altri tre rapinatori italiani (già condannati davanti alle Assise criminali di Lugano e in Appello) assalirono il furgone di una ditta di trasporto e sequestrarono il dipendente della società che aveva appena prelevato in banca 3 milioni e 200mila euro. Salvo poi essere fermati da polizia e dagli agenti delle forze speciali che in un’operazione tanto rapida quanto efficiente riuscirono a porre fine alle intenzioni dei malviventi, assicurandoli alla giustizia. Al colpo parteciparono almeno altre tre persone rimaste a tutt’oggi uccel di bosco.