Rispondendo a un’interrogazione di Deborah Meili, la Città apre all’installazione di altre scacchiere urbane in zone pedonali, ma in modalità flessibile
Lugano non riavrà gli storici pezzi in legno sulle sue scacchiere urbane. A dirlo è il Municipio, rispondendo a un’interrogazione di Deborah Meili. La consigliera comunale ecologista aveva infatti domandato alla Città di reintrodurli, sottolineando che si tratta di un materiale più ecologico rispetto alla plastica attualmente utilizzata. "I pezzi in legno – replica l’esecutivo – sono stati reintrodotti e sostituiti più volte, ma dopo un breve lasso di tempo, di 6-8 mesi, immancabilmente perdono ogni parvenza di decenza. In legno richiederebbero purtroppo una continua sostituzione o eccessive manutenzioni, tali da renderne problematica la gestione o la sostenibilità".
Tuttavia, la Città apre invece ad altre richieste di Meili. Ad esempio, l’idea di installare ulteriori scacchiere urbane – in aggiunta a quella già esistente alla Rivetta Tell – viene considerata valida e praticabile, ma soltanto in alcuni periodi dell’anno, con l’apertura dei chioschi già attivi. È stato inoltre già previsto di mappare le postazioni di gioco sulle piattaforme di Lugano Eventi e si intende valutare l’installazione delle cassette contenenti i pezzi anche in altre zone pedonali, come per esempio piazza Castello, tenendo presenti la flessibilità e la multiutenza necessarie. Riguardo alla pulizia e manutenzione per garantire il contrasto tra le caselle nere e bianche il Municipio ha comunicato che sono già previsti lavori in tal senso come per la pavimentazione stradale pregiata.
Negativa infine la risposta all’opzione di inserire un sistema di apertura delle casse "a deposito (a contanti e digitale)", in quanto ritenuto soggetto a probabili vandalismi. Altri aspetti come l’integrazione delle casse nelle panchine e l’inserimento di sistemi a deposito per altre postazioni, ad esempio i tavoli con le scacchiere in via Foce potranno invece essere presi in considerazione.