laR+ Luganese

Medio Malcantone, rapporto sull’aggregazione in autunno

Sabato 14 maggio i cittadini di Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio incontreranno la Commissione di studio

Una veduta su Novaggio
(archivio Ti-Press)
7 maggio 2022
|

«Vogliamo dare alla popolazione la possibilità di esprimersi per capire quali sono le loro aspettative e preoccupazioni riguardo all’aggregazione del Medio Malcantone». Per i cittadini di Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio questa possibilità arriverà sabato 14 maggio, dalle 8.30 alle 13.30, in occasione di una giornata di studio promossa alle scuole Medie di Bedigliora dalla Commissione di studio che sta lavorando al progetto dal marzo 2021. «La Commissione – spiega il coordinatore e sindaco di Novaggio Andrea Pozzi – ha organizzato dei gruppi di lavoro composti in parte da municipali e anche da cittadini che hanno elaborato dei rapporti di gruppo su temi legati a territorio; finanze; servizi, socialità, scuole; e istituzioni». I risultati confluiranno in un rapporto attualmente in fase di preparazione («con il sostegno di una società esterna») che, stando almeno alle intenzioni della stessa Commissione, dovrebbe essere pronto entro l’autunno per poi essere presentato ai vari Municipi. «Nel corso del 2023 dovremmo avere le decisioni dei consigli comunali (o delle assemblee, di Astano e Miglieglia) per arrivare a una votazione consultiva, e quindi capire se e come andare avanti, verso la fine dell’anno prossimo». Se la tempistica verrà confermata, e il progetto approvato dal Consiglio di Stato, la legislatura verrà verosimilmente prolungata di qualche mese e le elezioni comunali del 2024 posticipate.

Giornata di informazioni e ascolto

La giornata del 14 maggio, aggiunge Pozzi, «è intesa come una raccolta d’informazioni rispetto a quelle che sono le aspettative e le preoccupazioni dei cittadini». L’approccio scelto è quello «partecipativo» e coinvolgerà una settantina di partecipanti, tra municipali, consiglieri comunali e rappresentanti della società civile (gli ‘stakeholder’). «L’idea è quella di creare dei tavoli tematici, attorno ai quali le persone potranno discutere ed esprimere le loro parole chiave e le loro preoccupazioni. Da parte nostra – sottolinea il sindaco di Novaggio – «cercheremo di far emergere quello che potrebbe essere utile per completare il rapporto di studio finale, capire che aria tira e quali sono gli argomenti delle eventuali voci critiche che saranno presenti. Un po’ le abbiamo già sentite perché qualcuno si è manifestato, ma c’è anche chi vede la prospettiva di cambiamento con ottimismo». Pozzi tiene a precisare che «non vogliamo imporre nulla: questa giornata è stata voluta e organizzata dalla Commissione e l’idea è soprattutto quella di essere all’ascolto».

Proposto il nome Lema

Il nome proposto dalla Commissione di studio per il Comune aggregato è Lema. Come spiegato in una lettera informativa recapitata alla popolazione, "alzando lo sguardo abbiamo trovato una soluzione che trova il consenso di tutta la Commissione: Lema. Come il monte che caratterizza e protegge la nostra regione". Anche in questo caso la popolazione dei cinque Comuni è coinvolta dato che "ci piacerebbe sapere cosa ne pensate". I cittadini hanno a disposizione l’indirizzo di posta elettronica aggregazione@novaggio.ch per comunicare pareri, idee e suggestioni. Da pochi giorni è online anche il sito aggregazionelema.ch dove, oltre a documenti d’archivio e alla presentazione dei comuni coinvolti, saranno pubblicati informazioni e documenti per aggiornare gli interessati fino all’eventuale votazione consultiva.

Il disegno del Medio Malcantone

Il rapporto, ancora provvisorio, come disegna il comprensorio di studio? «Emerge che abbiamo una realtà omogenea per diversi aspetti – risponde Pozzi –. I nostri Comuni sono tutti abbastanza simili per forza finanziaria, gettito fiscale pro capite e caratteristiche di popolazione. Abbiamo un territorio soprattutto a vocazione residenziale e turistica, non abbiamo molte persone giuridiche per cui il nostro gettito è legato a famiglie e residenti». Uno degli obiettivi è quello di «promuovere senza stravolgere la qualità del territorio migliorando ulteriormente i servizi e valorizzando quello che abbiamo. L’idea è che insieme si possa fare meglio e che con un’organizzazione migliore ci guadagniamo tutti». Non da ultimo, annota ancora il sindaco, «verrebbe risolta la questione generale della mancanza di vocazioni per la partecipazione politica. Grazie all’aggregazione potremo avere un Municipio e un Cc composti da persone entusiaste e competenti».

‘Cambiamenti importanti’ rispetto al 2003

Nel passato dei cinque Comuni c’è un precedente. Nel 2003 le urne restituirono un voto favorevole a Miglieglia e Bedigliora e contrario ad Astano, Novaggio e Curio. «Ognuno ha la sua opinione, mi rendo conto che i cambiamenti possono fare paura – commenta ancora Pozzi –. Rispetto ad allora, nella nostra regione ci sono stati cambiamenti importanti: i Comuni di Tresa e Alto Malcantone si sono aggregati, mentre Caslano e Pura sono cresciuti. I nostri rimangono comuni piccoli con delle difficoltà strutturali. Insieme arriveremmo ad avere circa 2’600 abitanti con un territorio abbastanza grande che potremmo promuovere e riorganizzare al meglio». L’idea di Andrea Pozzi è quella di «avere un Comune che offre molto e dove è bello abitare».