Luganese

Nuovo porto a Melide, cittadini alle urne il 19 giugno

Intanto il Municipio organizza una serata di dibattito sulla contestata variante pianificatoria che concede la possibilità di realizzare la struttura

L’area dove potrebbe sorgere la struttura galleggiante
(Ti-Press)
29 aprile 2022
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Cittadini di Melide convocati alle urne il prossimo 19 giugno, per decidere se confermare la decisione di Municipio e legislativo, ossia la variante pianificatoria per il nuovo porto comunale. La data della consultazione è stata adottata dall’esecutivo, che ha deciso di organizzare mercoledì 18 maggio, alle 20 nella sala ex Bic, una serata di dibattito pubblico alla quale parteciperanno il comitato favorevole e quello contrario alla variante di Pr. Una variante che, come noto, è contestata da una parte della popolazione. Tanto che il referendum lanciato all’inizio dell’anno, nel giro di qualche settimana, ha raccolto ben 207 firme, mentre ne servivano meno di 150 ed è riuscito senza problemi.

Un referendum che si è messo di traverso rispetto alla variante di Piano regolatore, che è stata votata da un’ampia maggioranza nell’ultima seduta di Consiglio comunale del 2021. Occorre tuttavia precisare che il via libera politico si è tradotto ‘unicamente’ con la possibilità di realizzare un nuovo porto galleggiante. In ogni caso, il risultato della raccolta di firme, ha rappresentato un successo, agli occhi dei promotori che si sono detti soddisfatti della risposta avuta dai cittadini in relativamente poco tempo. Da parte dei promotori, nell’ambito dell’informazione pubblica, verrà richiesta una tavola rotonda concordata con il Municipio (che, come detto, l’ha concessa) e più persone "addette ai lavori" per poter rispondere agli interrogativi dei cittadini e ascoltare le parti. I referendisti ribadiranno la "volontà di salvaguardare un bene pubblico come il lago, una delle pochissime zone sul Ceresio, dove è preservata la bellezza paesaggistica e ambientale (fattori importantissimi per il benessere dell’essere umano)".

Nel messaggio del Municipio, il progetto non c’è ancora ma ci sono comunque alcune proposte, una delle quali permette 120 attracchi galleggianti per un costo di circa 1,32 milioni di franchi. Secondo l’esecutivo, la riuscita del referendum dovrebbe essere l’occasione per discutere su un progetto: si potrebbero decidere quanti posti barca servono davvero e soprattutto come risolvere i problemi del porto, che negli ultimi mesi si trova in condizioni ambientali e logistiche tutt’altro che buone e non è stato toccato da interventi di miglioria e ammodernamento da oltre cinquant’anni, con parecchia melma inquinata sul fondo. In estrema sintesi, per la maggioranza politica, le strutture del porto in località "alla Bola" sono vetuste e non più adeguate.