La clinica privata luganese nel 2021 è riuscita a conseguire un utile di 2,6 milioni nonostante l’impegno profuso per la pandemia
Il 2021 è un anno impegnativo e irto di sfide per la clinica luganese, che ha però saputo uscirne a testa alta. Tanto che, tirando un bilancio, i conti della struttura risultano più che positivi. «Sin da febbraio 2020, abbiamo lavorato affinché riuscissimo a dare un aiuto importante nel fronteggiare la pandemia» ha esordito Mauro Dell′Ambrogio, presidente del Consiglio di amministrazione. La Clinica Moncucco è stata infatti uno degli ospedali svizzeri che ha curato il maggior numero di pazienti Covid. «A un certo punto ci siamo trovati ad avere il 50% dei pazienti ricoverati per Covid, in quel momento è stato quasi come gestire due ospedali» ha aggiunto Dell’Ambrogio.
Di due ospedali sotto l’egida Moncucco comunque si parlerà presto, siccome tra le novità del 2021 è annoverata anche l’acquisizione della clinica Santa Chiara di Locarno, l’unica struttura ospedaliera privata del Sopraceneri. «Nasceranno grandi vantaggi dalle sinergie scaturite da questa nuova collaborazione» ha specificato il direttore della clinica, Christian Camponovo. Le due strutture opereranno interamente come un gruppo a partire dalla fine del 2022.
Nonostante le energie e gli investimenti profusi nella lotta in prima linea alla pandemia, la clinica ha ottenuto importanti gratificazioni, a partire da un utile di esercizio pari a 2,6 milioni di franchi, «un risultato più che soddisfacente» ha commentato Dell’Ambrogio. A questo si somma l’ottenimento – il primo sul territorio ticinese – della certificazione di Centro per la traumatologia dell’anziano. Sono inoltre stati realizzati nuovi spazi per il servizio di Pronto soccorso, che dall’inizio della pandemia è attivo 24 ore su 24. Tra i progetti futuri, anche l’integrazione dello stabile dell’Istituto San Carlo.