La seconda attività di questo genere è stata proposta dall’associazione I Camaleonti che favorisce l’inclusione di persone con disabilità
Domenica 10 aprile si è svolta la seconda attività di calcio camminato inclusivo, proposta dall’associazione I Camaleonti. Oltre a nomi illustri del calcio, tra i quali Antoine Rey, le squadre sono state composte favorendo un "mix" di giocatori a tutto tondo. L’attività sta riscontrando successo. In sostanza, in un campo a dimensioni ridotte, si gioca una partita, sostituendo la corsa con la camminata, i contrasti vengono evitati e la palla non può essere alzata se non nella conclusione in porta. Un’attività che oltre a favorire la salute richiede un’importante dose di concentrazione e intelligenza tattica. Questa piccola modifica non incide sulle emozioni del terreno da gioco e offre la possibilità a persone vittime di acciacchi o infortuni di tornare a calcare il terreno da gioco in totale sicurezza. Il gioco del calcio camminato (o lento) è da molti anni presente in nazioni quali il Portogallo, la Germania e in Inghilterra, da qualche anno l’Italia favorisce questa attività pensata per gli over 60 che permette di sorridere garantendo un’attività fisica a tutti. L’associazione I Camaleonti, diretta da Boris Angelucci, favorisce l’inclusione sportiva, missione inderogabile del sodalizio, creando squadre equilibrate ad hoc composte da persone tipiche e persone con disabilità.