Gli allievi del Csia hanno riassemblato gli elementi dell’installazione in centro città che vuole celebrare il sessantesimo della scuola artistica
Svelato il ‘mistero’ dell’installazione artistica posata in contrada di Verla lo scorso 28 marzo. Nella centralissima via cittadina, da un paio di settimane, sono apparsi degli elementi insoliti, strani, alti quasi quattro metri. La mano, o meglio le mani, dietro a quelle strutture, che oggi hanno preso una forma nuova, si apprende, sono quelle degli studenti del Centro scolastico per le industrie artistiche (Csia), che quest’anno compie sessant’anni. L’installazione artistica è il frutto del lavoro degli allievi e delle allieve decoratori 3D, che hanno assemblato i grandi elementi posati lungo la via pedonale nelle scorse settimane. L’iniziativa voluta dalla direzione del Csia, dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) e dalla Divisione della formazione professionale (Dfp), ha coinvolto anche i docenti, nell’ambito dei festeggiamenti dell’anniversario della scuola.
Anche nei festeggiamenti per i suoi 60 anni, il Csia ha quindi voluto mettere in pratica ciò che insegna e ciò che continua ad apprendere nella formazione dei mestieri d’arte e d’artigianato, nel design visivo e di prodotto, nonché nella formazione delle arti tradizionali. Stamattina in Contrada di Verla, il direttore Roberto Borioli ha sottolineato come "Ogni forma, ogni volume può essere visto come una scultura, un’opera espressiva oppure un messaggio un simbolo, che ricorda come nelle professioni creative del design pensare, concepire, progettare e realizzare, sono fasi che portano a concretizzare sogni e idee. Con questa iniziativa abbiamo voluto stupire e incuriosire. Questo per sottolineare l’importanza di una comunicazione professionale efficace: un campo operativo e di formazione che impegna la nostra scuola da oltre 60 anni".
Per celebrare l’anniversario dei sessant’anni dalla fondazione nell’anno scolastico in corso, il Csia ha già allestito lo scorso autunno negli spazi dell’atrio e della biblioteca della sede di via Brentani a Lugano un’esposizione dedicata alla figura dello storico direttore Pietro Salati (1920-1975) che, dal ’64 al ’75, ha lasciato una traccia importante nella storia della sua scuola. Per la ricorrenza, oltre alla campagna di comunicazione promossa su tutto il territorio cantonale, è stata pure restaurata e riposizionata una gigantesca caffettiera di metallo posizionata all’entrata della sede, quale installazione informativa sugli eventi. Fra gli obiettivi principali dell’istituto, ci sono quelli di sviluppare la creatività degli allievi e di coltivare la loro passione per il design e l’arte in generale. Questa scuola, che conta oltre 500 studenti e 140 docenti, è uno dei centri professionali cantonali coordinati dalla Divisione della formazione professionale del Decs.
Il Csia, che comprende la Scuola d’arte applicata (Saa), la Scuola professionale artigianale e industriale (Spai), la Scuola cantonale d’arte (Sca) e la Scuola specializzata superiore di arte applicata (Sss-aa), forma i professionisti e le professioniste nel settore delle arti applicate attraverso diversi percorsi formativi, in costante adeguamento secondo le necessità del mercato. L’ottenimento della maturità professionale o della maturità specializzata permette di proseguire gli studi in Scuole universitarie professionali, nelle Accademie di belle arti e presso alcune Università. Grazie agli attestati federali di capacità nelle professioni delle arti applicate, i giovani e le giovani possono inoltre proseguire la loro formazione nei campi del Design visivo e del Design di prodotto presso la Scuola specializzata superiore in sede Csia o altri istituti di livello terziario.
Nel corso degli anni, la scuola ha formato la maggior parte dei professionisti attivi in Ticino nella comunicazione visiva, nelle arti e nel design. I diplomati rivestono ruoli professionali di primo piano anche a livello internazionale. Il Csia è all’avanguardia sin dalle sue origini e ha continuato ad adattarsi ai cambiamenti tecnologici intercorsi con il desktop publishing negli anni 80, la grafica digitale, l’infografica e l’animazione digitale negli anni 90, sino all’integrazione del mondo multimediale. La scuola ha anticipato i tempi con corsi post diploma dal ’94 e l’istituzione di una scuola specializzata superiore in design visivo e design di prodotto, attiva dal 2005.