Prolungate le due mostre ‘Stra-Ordinario’ e ‘Un confine tra povertà e persecuzioni’ sul contrabbando durante la Seconda guerra mondiale
Con la riapertura, ieri nella domenica delle Palme, del Museo delle dogane svizzero dopo la pausa invernale, si sono di fatto inaugurati la bella stagione e gli eventi espositivi. Visto il grande successo di pubblico, le due esposizioni speciali proposte l’anno scorso sono state prolungate. Parliamo di ‘Stra-Ordinario’, che, evidenzia un comunicato dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, mostra l’impegno della dogana durante la prima ondata della pandemia di coronavirus; e della mostra ‘Un confine tra povertà e persecuzioni’ che mette invece in luce il contrabbando avvenuto durante la Seconda guerra mondiale.
Come noto, il Museo delle dogane ha sede sul lago di Lugano ed è raggiungibile solo in battello o dopo una lunga camminata. L’ingresso è gratuito e il ritorno in battello fino a Gandria dura solo pochi minuti. Insomma, un’occasione per unire l’interesse culturale a un’escursione distensiva sulle acque del Ceresio, preferibilmente in una giornata di sole come quella del giorno di riapertura. La mostra ‘Stra-Ordinario’ rappresenta un’esposizione digitale sulla dogana nel periodo del Coronavirus. Un evento accessibile via computer o smartphone, digitando l’indirizzo www.stra-ordinario.ch . Il visitatore può così ammirare il lavoro svolto dall’Amministrazione federale delle dogane durante il periodo di chiusura dei confini, vale a dire tra il 13 marzo e il 15 giugno 2020. L’esposizione è strutturata in diciassette episodi, corredati da testi, fotografie, grafici e video in uno sguardo retrospettivo su tre mesi in cui al confine tutto appariva diverso dalla norma e il Consiglio federale ha limitato la libertà di circolazione a causa del virus.