Luganese

Lugano, in 5a Elementare più di 2 ore al giorno sul telefonino

Internet, bullismo e cyberbullismo: l’esito della campagna di prevenzione ‘Sbullo’ organizzata dalla polizia cittadina e dall’istituto scolastico

Consigli per l’uso
(Ti-Press)
29 marzo 2022
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Fornire agli allievi e alle allieve di quinta Elementare gli strumenti per riconoscere e proteggersi dai potenziali pericoli dovuti a episodi di bullismo e cyberbullismo, come anche far riconoscere al più presto agli oramai "nativi digitali" l’importanza della protezione dei propri dati personali, visti i rischi ricorrenti quando foto e selfie sono caricati sui social network. Questo lo scopo della campagna di prevenzione "Sbullo", giunta alla sua ottava edizione, organizzata dalla Polizia città di Lugano con la collaborazione dell’Istituto scolastico di Lugano. L’azione si è svolta da febbraio a marzo.

Lezioni preventive sulle trasgressioni giovanili a 440 allievi

Il sergente capo Claudio Mastroianni e il caporale Patrick Bruehwiler hanno incontrato 440 allievi, suddivisi in 27 classi. Affrontati i temi del bullismo e dei suoi effetti potenzialmente drammatici; sono stati trattati i temi del rispetto, dell’identità e delle differenze, della stima e dell’autostima, delle emozioni e del loro riconoscimento. Un ampio capitolo è stato dedicato al tema dei pericoli in rete e sono stati offerti i consigli per proteggersi dai rischi che si possono incontrare navigando nella rete e utilizzando i social network. Nel programma anche i temi giovanili della violenza, dei furti, dei danneggiamenti e dei graffiti. Le due ore di lezione programmate hanno pure permesso ai giovani di porre numerose domande – evidenzia in un comunicato stampa la polizia cittadina – a dimostrazione di una grande partecipazione e attenzione ai problemi che si incontrano online. Condotto anche un sondaggio "vox populi" anonimo tra gli allievi riguardo all’uso dello smartphone/tablet. È così emerso che la quasi totalità (96%) degli allievi intervistati ha accesso a uno smartphone o a un tablet (anche non di proprietà) e che il 32% di loro afferma di utilizzarli per più di 2 ore al giorno (ciò corrisponde ad almeno un mese intero in media all’anno passato davanti a un device).
I promotori della campagna di prevenzione ricordano ai genitori "di vegliare a che il proprio figlio faccia un uso consapevole delle nuove tecnologie. Il controllo parentale è fondamentale in questo campo. Ai genitori si consiglia pertanto di consultare il sito della Prevenzione svizzera della criminalità, in cui sono disponibili molte informazioni riguardo al tema, all’indirizzo: www.skppsc.ch/it/temi/internet/cybermobbing-cyberbullismo/. Ecco i principali consigli per i genitori sulla prevenzione della criminalità: incoraggiate vostro/a figlio/a a confidarsi con voi; non temete di affrontare il tema del cybermobbing o del cyberbullismo, anche se voi stessi non siete tanto pratici di laptop, tablet e smartphone; se osservate cambiamenti di comportamento in vostro/a figlio/a, parlate con lui/lei delle possibili cause del cybermobbing; raccogliete le prove degli attacchi di cybermobbing o cyberbullismo; discutete del caso di cybermobbing o cyberbullismo anche con l’insegnante di classe e/o con il servizio scolastico responsabile; se l’attacco di cybermobbing o cyberbullismo non cessa immediatamente dopo aver preso contatto con gli/le allievi/e e gli adulti di riferimento, ricorrete a un aiuto esterno.