La popolazione sarà verosimilmente chiamata alle urne per ratificare o bocciare la variante di Pr votata dal Consiglio comunale l’anno scorso
Sono 207 le sottoscrizioni raccolte dal referendum lanciato a inizio anno a Melide contro la variante di Piano regolatore, votata da un’ampia maggioranza nell’ultima seduta di Consiglio comunale del 2021, che prevede la possibilità di realizzare un nuovo porto galleggiante. Oggi pomeriggio sono state consegnate alla Cancelleria comunale che dovrà verificarle. Un risultato che rappresenta un successo per i promotori del referendum che si ritengono soddisfatti della risposta avuta dai cittadini in un solo mese di raccolta firme. Da parte dei promotori, nell’ambito dell’informazione pubblica, verrà richiesta una tavola rotonda concordata con il Municipio e più persone "addette ai lavori" per poter rispondere agli interrogativi dei cittadini e ascoltare le parti. I referendisti ribadiranno la "volontà di salvaguardare un bene pubblico come il lago, una delle pochissime zone sul Ceresio, dove è preservata la bellezza paesaggistica e ambientale (fattori importantissimi per il benessere dell’essere umano)".
Il progetto definitivo di porto galleggiante ancora non c’è. Malgrado ciò, la parte di popolazione critica ritiene sproporzionata la variante pianificatoria votata dal legislativo. Nel messaggio del Municipio, ci sono comunque alcune proposte, una delle quali permette 120 attracchi galleggianti per un costo di circa 1,32 milioni di franchi. L‘opera non è tuttavia ancora stata progettata. Secondo il Municipio, la riuscita del referendum sarebbe l’occasione di discutere su un progetto, si potrebbero decidere quanti posti barca servono davvero e soprattutto come risolvere i problemi del porto, che si trova in condizioni ambientali e logistiche tutt’altro che buone e non è stato toccato da interventi di miglioria e ammodernamento da oltre cinquant’anni, con parecchia melma inquinata sul fondo.