Dopo due rinvii a causa della positività al Covid di uno dei sei imputati, il grave fatto di sangue approderà alle Criminali di Lugano il 21 febbraio
È stato aggiornato a lunedì prossimo, 21 febbraio, dopo due rinvii per il medesimo motivo – uno dei sei imputati era risultato positivo al Covid – il processo alle Assise criminali di Lugano per il grave fatto di sangue avvenuto un anno fa nella zona industriale di Cadempino, quando un 18enne del Mendrisiotto è stato selvaggiamente picchiato e abbandonato a terra in condizioni critiche.
Sequestro di persona e rapimento, tentato omicidio intenzionale, esposizione a pericolo della vita altrui, subordinatamente lesioni gravi; presa d’ostaggio tentata, coazione, ripetuta infrazione alla legge federale sulla circolazione, infrazione e contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti, vie di fatto, rissa, danneggiamento e furto di poca entità. È questa la lunga lista di reati, dei quali a vario titolo, i sei imputati dovranno rispondere. Secondo la pp Valentina Tuoni, titolare dell’inchiesta, gli autori agirono in banda. Caricata in auto, la sera del 29 gennaio di un anno fa, la vittima era stata colpita a sprangate, a quanto pare – ma sarà la Corte a stabilirlo – per un debito di cocaina non pagato. Gli imputati, in buona parte rei confessi, sono giovani tra i 21 e i 27 anni del Luganese, alcuni dei quali italiani e rumeni, tra loro anche un 32enne colombiano. Il processo durerà più giorni.