Così Nicola Schoenenberger, primo firmatario dell’interpellanza. Gli edifici sono stati inclusi nella variante di Pr ora al vaglio del Cantone
Salvi da ogni possibile speculazione edilizia gli edifici popolari del rione Madonnetta in via Marco da Carona a Lugano? La domanda, anzi, la preoccupazione, è al centro di un’interpellanza – primo firmatario, Nicola Schoenenberger (Verdi) – alla quale ieri sera ha risposto il municipale, Filippo Lombardi, capodicastero Sviluppo territoriale, informando che il rione Madonnetta è stato incluso nella variante di Piano regolatore attualmente all’esame del Cantone. Ma ora che sarà concluso l’iter della variante di Pr – dovrà passare in ultima analisi anche dal Consiglio comunale, fatta salva oltretutto la possibilità di ricorsi – potrebbero passare ancora diversi anni e dunque la salvaguardia del rione, una rara testimonianza di edilizia popolare degli anni 40 di proprietà della Cassa Pensioni di Lugano, potrebbe de facto non realizzarsi. È quanto, da noi interpellato, evidenzia Nicola Schoenenberger, che si è detto soddisfatto delle risposte fornite da Lombardi all’interpellanza (firmata da Ps/Verdi e Pc), ma che dichiara: «Non ogni pericolo è scongiurato, sebbene allo stadio attuale non vi siano domande di costruzione/demolizione per gli edifici del rione Madonnetta ma un progetto di ristrutturazione».
L’interpellanza prende spunto dalla notizia secondo cui lo scorso dicembre gli edifici del rione Madonnetta in via Marco da Carona e in via Giovanni Ferri sono stati ceduti a un fondo d’investimento del Canton Zugo (la Patrimonium Asset Management con sede a Baar) unitamente a dei terreni adiacenti. L’operazione consiste non in una vendita, bensì in una cessione con l’acquisizione di quote azionarie della società di Baar quale contropartita. Schoenenberger spera intanto che il Municipio attui misure di salvaguardia e provvisionali a favore del rione. Lombardi ha spiegato che il Municipio intende salvaguardare il bene culturale. Resta il fatto che la cronaca registra come contro la tutela del rione Madonnetta, decisa dal Consiglio comunale nel 2011 con una variante di Piano regolatore poi approvata dal Consiglio di Stato nel 2017, fu interposto ricorso da parte dei proprietari. Approdato al Tribunale amministrativo cantonale, il ricorso fu parzialmente accolto per cui è stato annullato il vincolo di protezione deciso in precedenza. Il Tram ha quindi rispedito il dossier alla Città chiedendo di giustificare maggiormente i presupposti della salvaguardia e la proposta di vincolo di tutela. Ora la notizia della nuova variante pianificatoria, che include anche la tutela del rione Madonnetta. Basterà?