Luganese

Aiutò il compagno a vendere cocaina, condannata

Una 35enne ha spacciato nel Luganese insieme al partner. Per lei una pena di 12 mesi sospesi. Per lui processo rinviato

L’uomo era sprovvisto di certificato Covid e il processo non ha avuto luogo
(Ti-Press)
8 febbraio 2022
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Agiva in coppia con il compagno, aiutandolo nel preparare le buste di cocaina poi da vendere ai clienti, fino a quando i due non sono stati scoperti e arrestati dalle autorità. Una 35enne è comparsa questa mattina davanti alle Assise correzionali di Lugano, con l’accusa d’infrazione aggravata e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Il giudice Marco Villa le ha inflitto una pena di 12 mesi sospesi, come avevano concordato la difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Sanna, e la procuratrice pubblica Pamela Pedretti. Il processo si è infatti svolto con la procedura del rito abbreviato. Gran parte della sostanza, in totale circa tre etti di cocaina, veniva venduta seguendo questo schema: lei lo aiutava nel confezionare le singole dosi e nel mantenere i contatti con alcuni acquirenti. Lui invece effettuava le consegne. I fatti risalgono al periodo compreso tra novembre del 2020 e giugno del 2021. La coppia nel frattempo ha lasciato il Luganese. «Desidero una vita normale. Il periodo in carcere mi ha fatto riflettere e quello che ho alle spalle è ora un capitolo chiuso», ha spiegato la donna.

Niente certificato Covid, niente processo

L’altro processo previsto questa mattina, a carico del 31enne compagno della donna, non ha invece potuto avere luogo. L’imputato si è infatti presentato all’ingresso del tribunale penale cantonale sprovvisto di un certificato Covid, necessario per poter accedere all’aula. Il giudice Marco Villa ha così dovuto constatarne l’assenza ingiustificata e «non voluta», come ha precisato l’avvocato difensore Roberto Rulli. Le parti saranno riconvocate quando verrà trovata una data disponibile.