L’osservatorio Okkio critica la scelta del Municipio di rinunciare alla raccolta separata della plastica tramite Sammelsack: ‘Elemento che inquina’
“Auspichiamo che il Municipio di Ponte Capriasca riveda la decisione mantenendo il servizio del Sammelsack almeno finché non sia chiara la strategia del Cantone”. È questa, in estrema sintesi, la presa di posizione di Okkio, l’osservatorio per una gestione ecosostenibile dei rifiuti. Il Municipio del comune luganese ha infatti recentemente deciso di cessare la raccolta separata della plastica spiegando alla popolazione che “attualmente in Svizzera i benefici per il riciclo della plastica risultano essere marginali. Queste operazioni risulterebbero vantaggiose se ci trovassimo in uno scenario poco efficiente, ad esempio, in uno dei Paesi emergenti dove la plastica finisce nel mare o viene scaricata nel deserto”.
Argomentazioni che non hanno convinto i membri di Okkio, che contestano anche lo studio sul quale si basa la decisione del Municipio. “Va detto innanzitutto che non può essere ritenuto ‘indipendente e neutrale’ dato che è stato commissionato e finanziato dall’Ufam (l’Ufficio che ha voluto da noi gli inceneritori) e da otto Cantoni che sono ‘proprietari e gestori’ di inceneritori”. A preoccupare l’osservatorio, oltre alla questione legata ai costi, è soprattutto il tema dell’inquinamento: “Bruciando le plastiche in un inceneritore come propone il Municipio di PonteCapriasca, si producono 3 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di Rsu (rifiuti solidi urbani) e molti altri inquinanti ambientali poco salutari. Pur anche recuperando un minimo di energia elettrica e calorica, si distrugge per sempre una risorsa primaria (il petrolio) che in ogni modo è limitata e non rinnovabile”. Nella nota si chiede anche di avviare un sondaggio presso la popolazione per verificare la predisposizione alla raccolta separata sulla plastica.