Luganese

Vezio, ricordata la prima donna sindaco del Cantone

Intitolato a Lidia Cremona Boschetti il parco giochi che il suo municipio ideò mezzo secolo fa. Evidenziate le tappe di una politica lungimirante

Scoperchiata la targa in onore della prima sindaca del Ticino
(TI-Press)
2 febbraio 2022
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La prima donna non si scorda mai. Lidia Cremona Boschetti, vissuta tra il 1915 e il 1979, vanta un primato di portata cantonale: il 2 febbraio 1971 è stata eletta sindaca di Vezio, la prima donna in Ticino a ricoprire la prestigiosa carica. E oggi pomeriggio, a 50 anni + 1 (l’anniversario tondo è stato posticipato lo scorso anno a causa della pandemia) le autorità del Comune, la popolazione e il presidente del Consiglio di Stato, Manuele Bertoli, hanno ricordato la sua figura, intitolandole il Parco giochi di Vezio situato nella splendida zona Sassello, che fu proprio un significativo progetto ideato dall’allora Municipio capeggiato da Lidia Cremona Boschetti e poi realizzato nella legislatura successiva.

Si fece protagonista di due eventi ‘rivoluzionari’

Avviciniamo l’attuale sindaco di Alto Malcantone, Giovanni Berardi, che ha guidato la cerimonia. «Lidia Cremona Boschetti è entrata in Municipio per un posto vacante, nel luglio 1970. Poi nel 1971 il sindaco di allora aveva lasciato Vezio e lei era stata nominata a capo del Municipio. Era socialista, suo padre era emigrato in Francia, a quanto sembra a Parigi, e lì aveva abbracciato le idee socialiste, permeando la figlia degli stessi ideali. È stato un caso fortuito il suo: in Ticino il diritto di voto e di eleggibilità alle donne era già stato ottenuto nel 1969, ma a livello federale è arrivato solo nel 1971. Le elezioni comunali erano programmate nel 1972, però Lidia Cremoni Boschetti è entrata in carica nel 1970 per un posto vacante. Era rimasta in carica solo due anni, perché poi non si era presentata alle lezioni, in quanto aveva deciso di stare vicino al padre, quasi centenario, molto malato». Berardi ricorda due eventi straordinari che contraddistinsero il sindacato della prima sindaca ticinese: «Si era battuta con successo per far allontanare da una zona di Vezio i granatieri dell’esercito svizzero che occupavano un’area boschiva per le loro esercitazioni. La sindaca aveva capeggiato una manifestazione, un ‘sit-in’, coinvolgendo anche i bambini della scuola, intimando ai militari ‘Noi non ce ne andiamo da qui. Dovrete andarvene voi’. E così ottenne di farli sloggiare». «Fra le novità che aveva introdotto, un locale nella Casa comunale per consentire agli abitanti di lavare i propri panni nella lavatrice che si era procurata lei stessa». Ma se breve è stata la presenza in politica di Lidia Cremoni Boschetti, la passione è comunque stata trasmessa nella sua famiglia: la figlia, Liliana Stempfel, è stata municipale di Vezio. E suo nipote, Nicola Stempfel, è stato sindaco di Vezio e il primo sindaco dell’Alto Malcantone.

L’allocuzione

‘Si è messa in gioco con
la sua intelligenza e femminilità’

La figura politica e storica di Lidia Cremona Boschetti – prima della cerimonia commemorativa, nel cimitero di Vezio è stato deposto un omaggio floreale sulla sua tomba – è stata ricordata in una breve allocuzione dalla municipale, Francesca Perucchi Casamassima: «Durante la Seconda guerra mondiale parte volontaria nel Servizio complementare femminile. Mi immagino che lì conoscerà e si confronterà con altre donne, pure impegnate su quel fronte, tra cui le ticinesi Ersilia Fossati, Linda Brenni ed Elsa Franconi-Poretti, che fanno parte del gruppo delle prime donne elette in Gran Consiglio ticinese nel 1971». Ha aggiunto la municipale: «Mai dare per acquisiti i nostri diritti non solo di donne, ma di cittadini. Mettiamoci quindi sempre in gioco. Lidia Cremona-Boschetti si è messa in gioco. La prima cosa che fece da sindaca, come mi ha riferito la figlia Liliana Stempfel, fu mettere una macchina da lavare i panni, una lavanderia pubblica, in Municipio. Lidia Cremona-Boschetti si è messa in gioco, con la sua intelligenza e la sua femminilità.
Dopo l’intervento del presidente del governo Manuele Bertoli, che ha omaggiato la figura della politica evidenziando «la lotta delle donne per i loro diritti politici, ma anche l’impegno in tempi diversi da oggi per l’ambiente e la messa a disposizione di strutture per la collettività, capisaldi di una politica lungimirante», è stata scoperchiata la targa commemorativa al Parco giochi di Vezio, con stampata in bella evidenza la scritta ‘Lidia Cremona Boschetti (1915-1979), sindaca di Vezio e prima sindaca del Canton Ticino’. Ai presenti è stata consegnata in omaggio una pagnotta e una porzione di sale, in ricordo di un antico legato che allora aiutava le persone bisognose nel paese malcantonese. La storia e l’importanza di Lidia Cremona Boschetti risaltano anche presso l’Associazione Archivi Riuniti delle Donne in Ticino, che tra il 2020 e il 2021, ha svolto uno studio sull’ingresso in politica delle donne per sottolineare il 50o anniversario della parità civica a livello federale, conseguita il 7 febbraio 1971.