Entro metà marzo spariranno i vecchi convogli arancioni
La settimana prossima, data prevista il 27 gennaio, riprenderanno le consegne dei nuovi convogli della Stadler alla Ferrovia Lugano-Ponte Tresa (Flp) La permanenza sui binari dei vecchi treni arancioni, a diversi mesi dalla consegna dei successori – che fecero la prima corsa lo scorso 7 agosto – aveva suscitato interrogativi e illazioni su presunti problemi di adattabilità dei nuovi acquisti alla linea malcantonese. Voci che abbiamo verificato interpellando direttamente il direttore delle Ferrovie luganesi Sa, Roberto Ferroni. Il quale smentisce con decisione.
“Ho sentito anch’io queste voci, ma posso assicurare che i nuovi treni non hanno problemi. Circolano regolarmente e anche in doppia composizione. Semplicemente stiamo aspettando i rimanenti quattro treni: le consegne dalla Spagna ricominceranno settimana prossima, e poi continueranno con un treno ogni due settimane circa. A metà marzo avremo in linea tutti i treni nuovi”.
L‘equivoco è forse nato da un ‘buco’ nelle consegne – “ci sono state le feste, e il Covid“ spiega Ferroni – e da qualche guaio tecnico che è effettivamente apparso nei primi giorni di esercizio. “Ma erano solo problemi di gioventù, per esempio agli accoppiamenti, sono cose ampiamente prevedibili su un treno nuovo”. Alcuni particolari tecnici sono stati modificati, sempre all’inizio vi è stato anche qualche problema con l’aria condizionata, ‘comfort’ lungamente atteso dagli utenti della linea Flp. Ma adesso i treni funzionano perfettamente, non ci sono problemi” ribadisce il direttore. Con la consegna degli ultimi “Tramlink”, che alla fine saranno 9 in tutto, verranno man mano accantonati e trasferiti e vecchi trenini, destinati a una seconda vita in Madagascar. “Per ogni treno nuovo toglieremo un treno vecchio, siccome non abbiamo spazio”. I nuovi convogli sono destinati a traghettare le Flp nella nuova epoca del ‘tram-treno’, grosso progetto che prevede, come prima e prioritaria tappa il collegamento tra il piano del Vedeggio e il centro di Lugano attraverso una nuova galleria. Avversato da diversi ricorsi, al momento è in stand-by: il caso potrebbe trascinarsi fino al Tribunale federale, questa la promessa delle associazioni ambientaliste che si oppongono in particolare allo stralcio del tratto ‘di montagna’ che attraverso Sorengo oggi sale fino alla stazione Ffs di Lugano. “Di questo si occupa il Cantone, da parte nostra ci terremmo veramente che il progetto vada a buon fine”.