Luganese

Istituti Sociali di Lugano, ‘nessuna disparità di genere’

In base all’analisi delle paghe, non sussistono differenze salariali, anche se c’è uno scarto minimo residuo dell’1,5% a sfavore delle donne

La sede del Lis (Ti-Preess/Archivio)
14 gennaio 2022
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Le donne guadagnano 428 (6,5%) franchi in meno rispetto agli uomini. È questa la differenza di salario medio stabilita dal rapporto sull’analisi della parità salariale nel personale dell’ente autonomo Lugano istituti sociali (Lis). Per effettuare l’analisi, sono stati presi in considerazione i dati personali, i dati relativi al grado di occupazione/salario e i dati relativi alla funzione (livello di competenza operativa e posizione professionale) delle collaboratrici e dei collaboratori del Lis. Un’analisi effettuata dall’ente autonomo nel mese di giugno del 2021 sulla base degli stipendi di marzo dello stesso anno. Non rientrano invece nello studio il personale in formazione (105), i programmi speciali a beneficio di un’assicurazione invalidità (24) e il personale pagato contro prestazioni specifiche ad hoc (13). Tutti i calcoli sono stati fatti sulla base del modello di analisi standardizzato della Confederazione. Al di là del salario medio, considerando le caratteristiche individuali e quelle relative al posto di lavoro, le donne guadagnano l’1,5% di meno. Una differenza minima che, secondo i vertici dell’ente autonomo, non basta per affermare che la parità dei sessi non sia rispettata. Infatti, se è stabilito che, in media, le donne guadagnano il 6,5% di meno degli uomini, considerando le differenze delle caratteristiche individuali di qualificazione e delle caratteristiche del posto di lavoro, la differenza si riduce all’1,5%. Questa differenza residua, non spiegabile con le caratteristiche individuali di qualificazione né con le caratteristiche del posto di lavoro, non è significativamente diversa da zero, da un punto di vista statistico. Questo significa che fra donne e uomini, in base al modello di analisi standardizzato, non sussiste alcuna differenza salariale in senso stretto.