Un gruppo di cittadini si rivolge al Municipio e lancia una petizione. ‘Troppi 140 parcheggi. Si creerebbe un rumore insopportabile’
La città di Lugano è da tempo confrontata con una grande percentuale di appartamenti sfitti. Un’analisi del servizio urbano, realizzata lo scorso mese di aprile, stimava un valore di abitazioni vuote pari all’8%. Nonostante questo sono tanti gli imprenditori che, complici gli attuali tassi d’interesse negativi, continuano a investire costruendo nuove unità abitative. Alcune di queste, però, non sono viste di buon occhio da chi abita nelle vicinanze. È il caso di Viganello, dove un gruppo di cittadini si è opposto alla costruzione di un complesso ‘polifunzionale e plurifamiliare’ che dovrebbe sorgere in via Boscioro 20, dove attualmente ci sono i capannoni ‘ex Ronda’. «È qualcosa di davvero imponente», ha spiegato a ‘laRegione’ un confinante (il nome è noto alla redazione) che insieme ad altri abitanti del quartiere ha presentato un’opposizione alla domanda di costruzione, inviandola lo scorso 10 dicembre al Municipio di Lugano. Sul fondo, di oltre 5’600 metri quadrati, dovrebbero sorgere una costruzione composta da due blocchi di sette piani (con altezza massima dal suolo di oltre 26 metri). Al suo interno troveranno posto cinque spazi commerciali, alcuni uffici e 95 unità abitative di piccole dimensioni. A queste si aggiungono 17 posteggi per le moto e 140 posti auto.
Proprio dal numero di automobili che potranno trovare posto nel nuovo comparto parte l’opposizione lanciata dai confinanti: “Il progetto ha previsto 140 posti auto assegnandone uno a ogni unità abitativa, spesso di dimensioni inferiori ai 50 metri quadrati. Questa scelta progettuale è sicuramente sproporzionata rispetto alla sezione delle strade del quartiere”. Le vie che occupano l’area sono infatti per la maggior parte zona 30. “L’accesso all’autorimessa risulta essere chiuso tra quattro edifici, fonte inevitabile di rumore e conseguente carico di traffico direttamente sulla via Boscioro, e su tutto il quartiere”. Il tema del rumore era già stato oggetto di discussione a Lugano lo scorso mese di novembre, quando uno studio della Banca cantonale di Zurigo aveva posizionato il centro urbano sulle rive del Ceresio al secondo posto tra le città più rumorose della Svizzera. Dall’analisi era emerso infatti che a Lugano oltre un alloggio su cinque è esposto a un rumore di oltre 60 decibel, equivalente a quello provocato da un tosaerba a una distanza di 10 metri, che dovrebbe essere percepito anche tenendo le finestre chiuse. A preoccupare i confinanti non è però solo il rumore generato dal traffico. “La verifica dovrà infatti tenere conto anche della diffusione dei rumori molesti in generale, vista la destinazione di parte degli spazi a uso commerciale”. A destare preoccupazione è anche il contesto nel quale l’edificio andrebbe a inserirsi. “Vogliamo sottolineare l’aggravio di traffico nella zona in oggetto, generato dagli aggiuntivi 140 stalli. Recentemente sono state anche realizzate diverse costruzioni e altre verranno ultimate a breve. A queste si aggiungono il nuovo Campus della Supsi e, prossimamente, il liceo cantonale Lugano 1”.
A preoccupare i confinanti è quindi anche la dimensione del nuovo edificio, che una volta realizzato andrebbe a togliere la vista sul lago a numerosi appartamenti già presenti nella zona. “Attualmente disponiamo di un’ottima vista lago, che con la nuova edificazione sarebbe definitivamente compromessa. Non si tratta di un danno esclusivamente paesaggistico, ma anche economico. Le nostre proprietà verrebbero infatti private di un loro importante valore commerciale”. La richiesta è quindi chiara: “Chiediamo una verifica approfondita da parte degli uffici competenti (con eventuale sopralluogo nel quartiere) in merito al numero reale di posteggi necessari, che devono essere proporzionati non solo al progetto, ma soprattutto al contesto urbano nel quale questo edificio si inserisce e il conseguente rispetto dei valori limite di esposizione al rumore”. Gli oppositori al progetto si sono rivolti anche all’Associazione cittadini per il territorio di Viganello, chiedendo un supporto per cercare di fermare la realizzazione della costruzione. È stata anche lanciata una petizione online, nella quale viene esposta anche la preoccupazione legata alla presenza di amianto e al suo smaltimento: “La demolizione dei capannoni ‘ex Ronda’, sito inquinato per la presenza di amianto, preoccupa non poco per il suo smaltimento e costringerà il vicinato a respirarne le polveri”.