La famiglia Bordogna cede alla società dei Gabbani lo storico locale in piazza Cioccaro. L’esercizio pubblico riaprirà nel mese di gennaio
Tutti (o quasi) a Lugano ci sono passati almeno una volta nella vita. Oltre alla cucina di qualità, il locale era tra quelli che non chiudeva mai. Oggi, invece, il Cantinone di piazza Cioccaro non ha riaperto. La gerenza del ristorante, dopo almeno una trentina d’anni, con l’anno nuovo, passerà dalla famiglia Bordogna alla famiglia Gabbani, un’impresa familiare anch’essa nota a chiunque a Lugano, per la sua lunga tradizione cominciata nel 1937 da Domenico Gabbani nei locali adibiti a magazzino di una vecchia casa lungo via Pessina. Dagli anni Sessanta, il figlio Lino ha ripreso le redini e ampliato l’impresa, diventando pioniere del catering e dei servizi personalizzati per eventi privati e aziendali. Nel 2010, ha aperto anche il Ristorante & Bar Gabbani in piazza Cioccaro, due anni dopo l’offerta si è completata con l’Hotel, con lo storico laboratorio di carne Prada a Bioggio e, nel 2015, con l’officina Gant a Novazzano (ex Vialetto).
Tornando al Cantinone, il locale resterà chiuso per alcune settimane. Riaprirà il prossimo gennaio. Oggi, è stato impossibile parlare con la futura gerenza per avere maggiori ragguagli. Sul passaggio di gerenza, la voce circolava in piazza Cioccaro da oltre un mese. La conferma odierna della notizia è giunta dalla società della famiglia Bordogna, interpellata da ‘laRegione’ sui motivi della mancata riapertura. Stando a nostre informazioni, il personale che lavora al Cantinone dovrebbe essere confermato dalla famiglia Gabbani. L’esercizio pubblico, come detto, è stato fin dalla sua nascita, oltre 30 anni fa, sotto la gerenza della famiglia Bordogna, la cui società conduce tuttora diversi altri ristoranti nel Sottoceneri e un albergo a Capolago.