Il progetto pilota di mobilità aziendale ripagato in Bikecoin avviato lo scorso giugno sta dando buoni frutti. La classifica delle aziende più attive
Il bilancio? Positivo. La Città di Lugano fa il punto sul progetto pilota – una prima in Svizzera – avviato lo scorso giugno e volto a incentivare l’utilizzo della bicicletta per i tragitti casa-lavoro. Andando al lavoro in bicicletta i collaboratori delle aziende aderenti all’iniziativa hanno potuto accumulare Bikecoin, arrivando a guadagnare fino a 300 franchi. In totale, nel periodo giugno-ottobre, sono stati percorsi e tracciati con l’app 60’000 chilometri che corrispondono a 800mila Bikecoin.
Bikecoin nasce come misura del Piano comprensoriale di mobilità aziendale di Lugano Centro, da cui è emerso che un terzo dei lavoratori del comparto abita in un raggio di 3 km dalla propria sede di lavoro, “ma solo il 3% di loro, prima della pandemia, sceglieva la bicicletta per recarsi al lavoro” – si evidenzia in un comunicato stampa. Ebbene, tramite l’app di gestione e promozione della mobilità aziendale Mobalt di Mobitrends Sa, i partecipanti hanno tracciato i propri percorsi, raccogliendo Bikecoin in base al numero di tragitti e ai chilometri effettuati in bicicletta che sono stati validati dal software. L’impegno è stato stimolato dalla competizione nelle classifiche aziendali e interaziendali, così come dagli incentivi concessi dalle aziende ai propri collaboratori (es. rimborsi in busta paga fino a 60 franchi, buoni pranzo o buoni acquisto). Frenata inizialmente dalle misure di contenimento della pandemia (es. telelavoro obbligatorio), l’adesione al progetto è cresciuta nel corso dei mesi, con il coinvolgimento anche di aziende fuori dai confini della città di Lugano. Complessivamente, a fine ottobre erano 300 i collaboratori di 19 aziende, di cui 13 di Lugano, che hanno percorso circa 60’000 chilometri per un totale di 800’000 Bikecoin. Restando nei confini cittadini, l’Amministrazione comunale della Città è l’azienda che ha raccolto il numero maggiore di Bikecoin, seguita da Rsi, Ospedale regionale di Lugano e AIL. Commisurando la raccolta di Bikecoin al numero di collaboratori e collaboratrici, per contro, a prevalere sono state le aziende di dimensioni più ridotte, quali Lemanik Invest Sa, Croce Verde Lugano e Kellerhals Carrard Sa. Un sondaggio tra i partecipanti ha permesso di rilevare che il 17% dei partecipanti in precedenza utilizzava esclusivamente l’auto o la moto e che il 40% di loro ha aumentato la frequenza dei percorsi in bicicletta. “Questo consente di stimare – osserva la Città – che i chilometri percorsi in bicicletta hanno permesso un risparmio di 2-3 tonnellate di CO2, pari all’assorbimento annuo di CO2 di ca. 200 alberi. A stimolare la partecipazione all’iniziativa sono state in particolare le motivazioni di carattere ambientale e legate alla salute, nonché la sfida con sé stessi e gli incentivi monetari. Sul progetto pilota Bikecoin i partecipanti hanno riferito che grazie a Bikecoin è aumentato il loro benessere fisico e mentale, portando alcuni di essi a iniziare ad andare in bicicletta anche con la pioggia. Ben il 97% dei partecipanti parteciperebbe a una nuova edizione di Bikecoin, di cui 4 su 5 pedalerebbero durante tutto l’anno, seppur un 19% auspica un incentivo maggiore per affrontare l’inverno. I risultati positivi conseguiti – conclude la Città – inducono a insistere con la proposizione del programma d’incentivazione Bikecoin, valutando anche soluzioni d’incentivi misti tra Comuni e aziende. All’orizzonte sono in via di definizione diversi nuovi progetti per il 2022.