Dall’anno prossimo il sacco costerà di meno. La Città adatta le tariffe dopo che l’Acr ha diminuito i costi di smaltimento
Il costo dei sacchi scende, mentre la tassa base rimane invariata. Sono queste le principali novità che emergono dalla nuova ordinanza municipale sulla tassa sul sacco per l’anno 2022 pubblicata oggi, e fino al 15 dicembre, dalla Città di Lugano. «Rispetto alla tassa causale collegata all’utilizzo dei sacchi, l’Azienda cantonale dei rifiuti ha abbassato i costi di smaltimento – spiega Karin Valenzano Rossi, capodicastero Sicurezza e spazi urbani –. Rispetto al volume e all’utilizzo dei sacchi che abbiamo registrato dall’introduzione della tassa, il Municipio si è reso conto di poter abbassare le tariffe». La tassa causale sarà quindi ridotta al minimo di legge consentito e la Città «riuscirà a coprire il costo dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La Legge sulla raccolta dei rifiuti entrata in vigore nel 2020 prevede che le due tasse relative allo smaltimento devono coprire integralmente i costi prodotti: mantenendo le tariffe attuali avremmo avuto un guadagno per un servizio per il quale non dobbiamo guadagnare». Nel dettaglio, a partire dal 1° gennaio, il sacco da 17 litri costerà 0,45 centesimi al pezzo (invece degli attuali 0,55); quello da 35 litri 0,90 centesimi (1,10); quello da 60 1,55 franchi (1,90); quello da 110 litri 2,80 franchi (3,45) e quello da 200 litri 5,15 franchi (6,30).
Il Municipio di Lugano ha stabilito che la tassa base resterà invece invariata (50 franchi per la residenza di una sola persona e 100 franchi per la residenza di 2 o più persone). In particolare, il principio di causalità, le misure di ottimizzazione della logistica legata alla raccolta dei rifiuti e le campagne di sensibilizzazione promosse dalla Città hanno permesso d’incrementare la differenziazione dei rifiuti, diminuendo di conseguenza la massa smaltita nel sacco. «A fronte della diminuzione dei quantitativi di rifiuti solidi urbani che ha comportato una forte contrazione delle spese di smaltimento, i costi che gravano sulla tassa base non hanno subito, complessivamente, dell’incremento delle raccolte separate e dei progetti pilota introdotti e consolidati», aggiunge Valenzano Rossi. La capodicastero spiega inoltre che il Municipio ha tenuto presente le «contestazioni sulla tassa base che sono attualmente in fase di procedura: prima di eventualmente effettuare cambiamenti al nostro Regolamento vogliamo aspettare i risultati delle procedure». Non da ultimo, quello in corso «è un anno ancora condizionato dalla pandemia, e quindi non può essere considerato un anno normale – conclude Karin Valenzano Rossi –. Potrebbe esserci necessità di interventi, ma prima di entrare in questo genere di riflessioni, vogliamo avere un minimo di stabilità».