Nei confronti di una 30enne del Luganese, già candidata alle ultime elezioni comunali. Proposta una pena pecuniaria sospesa
Un decreto d’accusa con una pena pecuniaria sospesa di 50 aliquote giornaliere è stato emesso nei confronti di una 30enne del Luganese accusata di discriminazione razziale. Lo ha anticipato la Rsi indicando che la donna ha ora 10 giorni di tempo per accettare il decreto o, in caso contrario, essere giudicata in aula penale.
Il caso era balzato agli onori della cronaca in quanto la donna era candidata, nelle fila dell’Udc, alle elezioni comunali ticinesi la scorsa primavera e dopo che era stata resa nota la sua partecipazione, nel 2016, a un raduno di estrema destra in Italia. In un’intervista televisiva aveva successivamente rilasciato dichiarazioni negazioniste in merito alla Shoah, in particolare al numero di ebrei che persero la vita nei campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale. La Federazione svizzera delle comunità israelite aveva sporto denuncia per queste affermazioni.