Luganese

Il Dss apre un procedimento nei confronti del dr. Nussbaumer

Sotto inchiesta le frasi pronunciate a ‘Matrioska’ lo scorso 7 settembre sul legame fra il vaccino e la morte del sindaco di Lugano Marco Borradori

(Ti-Press)
11 novembre 2021
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Potrebbero costare care al dottor Werner Nussbaumer le affermazioni sul legame fra la morte del sindaco di Lugano Marco Borradori e la vaccinazione pronunciate durante la puntata di Matrioska di TeleTicino del 7 settembre scorso. Come anticipato da Ticinonews, e come ci conferma l’Ufficio di sanità del Dipartimento sanità e socialità, è stato aperto un procedimento nei confronti del medico membro dell’associazione “Amici della Costituzione” e notoriamente contrario alle misure anti-Covid.

“Abbiamo purtroppo visto anche in Ticino dei morti dovuti alla vaccinazione. Ho delle prove quasi certe che Borradori si era vaccinato pochi giorni prima della morte. Lui era contro la vaccinazione, si era vaccinato solo perché doveva andare alla maratona a New York. Abbiamo anche altre persone in coma [...] Se non si fosse vaccinato probabilmente non sarebbe capitato quello che è capitato”. Queste le parole di Nussbaumer durante la trasmissione, già smentite a distanza di un paio di giorni dal fratello del compianto sindaco, che aveva dichiarato che Marco Borradori, per sua stessa ammissione, aveva ricevuto la seconda dose due mesi prima del decesso.

“Il Dipartimento ha aperto un procedimento amministrativo per i fatti antecedenti la trasmissione 60 Minuti” conferma a laRegione la capoufficio Patrizia Bottinelli Cancellara. “Questo vuol dire che ha dato un mandato alla commissione di vigilanza sanitaria che avrà il compito di istruire la pratica: fra questi compiti ci sarà anche l’ottenere le osservazioni del dottor Nussbaumer o la valutazione di altre prove: come assumere i fatti, se sentire l’interessato sono comunque valutazioni della commissione. Una volta che avrà finito l’iter potrà fare un preavviso nei confronti del dipartimento prospettando dall’archiviazione a una misura”. Cosa rischia dunque, in concreto, Nussbaumer? “Fra le misure c’è di tutto, in questo caso non si sa ancora perché siamo ai piedi della scala”, risponde la capoufficio, “si va dall’ammonimento, alla multa, fino alla revoca o alla sospensione”. E cosa dire circa le ultime dichiarazioni rese alla Rsi pochi giorni fa? “Quando si apre un procedimento, non significa che le verifiche si fermino al momento dell’apertura di esso: non è escluso che venga ampliato anche a recenti o future esternazioni”. Non è previsto alcun provvedimento cautelativo, dunque al momento non ci sono effetti immediati.

Non è possibile al momento conoscere se il dottor Nussbaumer è l’unico medico ticinese nei cui confronti sia stato aperto un procedimento amministrativo: dall’Ufficio sanità viene riferito solo che “ci sono altre segnalazioni che arrivano”.