Il tribunale di secondo grado ha fissato per lunedì 8 novembre a Locarno, con inizio alle 9.30, la seduta di Appello
“Impugneremo la sentenza al Tribunale d’appello”. Erano state queste le parole pronunciate da Gianmaria Frapolli, presidente del Consiglio di amministrazione delle Autolinee regionali luganesi Sa (Arl) all’indomani della sentenza pronunciata, giusto un anno fa, era il 27 ottobre 2020, da Marco Kraushaar, giudice della Pretura penale, che aveva prosciolto Curzio Bernasconi, 69 anni, ex direttore dell’azienda di trasporto, dalle accuse di amministrazione infedele ripetuta e in parte aggravata. Una seduta in cui Il Cda aveva quindi deciso di contestare la sentenza, la cui motivazione verbale non aveva neppure convinto l’avvocato di parte civile Costantino Castelli. Bernasconi, lo ricordiamo, era stato fortemente ‘invitato’ a rassegnare le dimissioni a seguito dei conflitti sorti con il Cantone, in particolare con il Dipartimento del territorio e il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport.
E Appello dunque sarà, tanto che il tribunale di secondo grado ha fissato per lunedì 8 novembre a Locarno, con inizio alle 9.30, la seduta. Presiederà la Corte Giovanna Roggero-Will che sarà affiancata da Rosa Item e Chiarella Rei-Ferrari. L’accusa sarà sostenuta dal procuratore pubblico Daniele Galliano, mentre la difesa dall’avvocato Marco Broggini. Il primo grado aveva scagionato Bernasconi dall’aver commesso un reato nell’aver fatto lavorare tre dipendenti dell’azienda, per una decina di mesi, nella ristrutturazione di un rustico di proprietà della moglie, allo scopo di compensare le vacanze e le ore di straordinario. In aula era approdato anche in contenzioso con il Cantone in merito al trasporto degli allievi delle Medie di Pregassona. Il motivo del contendere? L’assenza di un Contratto collettivo di lavoro in Arl. L’altra questione era relativa al rifiuto dell’azienda di Viganello di rinegoziare al ribasso, come avevano fatto tutte le altre ditte ticinesi, le condizioni della concessione federale decennale in scadenza alla fine del 2018. Tanto che il Dipartimento del territorio aveva pubblicato in maggio sul Foglio ufficiale svizzero l’intenzione di mettere a concorso le linee di Arl. La vertenza fra Decs e Dt, da una parte e Arl Sa, dall’altra, era sfociata, lo ricordiamo, con la prova di forza dell’azienda che, a fine agosto 2017 aveva inviato i bus presso le Medie di Pregassona, malgrado gli fosse stata revocata l’autorizzazione.