Luganese

Polo sportivo a Lugano, criticata la pubblicità favorevole

L’interrogazione dei Verdi chiede spiegazioni al Municipio in merito ad alcuni manifesti che invitano a votare Sì apparsi sul territorio comunale

Campagna lanciata e partono anche le prime polemiche
12 ottobre 2021
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“Il Municipio ha autorizzato la posa di cartelloni, striscioni e adesivi invitanti a votare Sì il 28 novembre in strutture pubbliche di proprietà della Città?”. È la prima domanda posta all’esecutivo cittadino dall’interrogazione presentata dai Verdi di Lugano relativa al Polo sportivo e degli eventi, sul quale la cittadinanza sarà chiamata a esprimersi verso la fine del prossimo mese. Intanto, la campagna è lanciata, ma ai Verdi è andata di traverso la comparsa di cartelloni o pubblicità luminose che invitano a votare sì al Pse in nome dello sport, perché “si lascia intendere, scorrettamente, che i sostenitori del referendum siano contrari allo sport”. Il Municipio non pare coinvolto nella pubblicità. Proprio su ‘laRegione’, il vicesindaco Roberto Badaracco, titolare del Dicastero della Cultura, sport ed eventi aveva assicurato che la Città non avrebbe partecipato finanziariamente. Eppure, sottolineano i Verdi, “la presenza di varie pubblicità a favore del Pse è stata notata in varie strutture del Comune. Per esempio sul recinto di questo parco giochi di Davesco, alla Resega, allo stadio di Cornaredo, ai campi di tennis del Campo Marzio, al campo sportivo di Castelvesco…”. Da qui sorgono le altre domande poste al Municipio: nel caso la risposta alla prima questione fosse positiva, come mai l’esecutivo si è sentito legittimato a concedere gli spazi pubblici per appendere manifesti o altro in favore del “Sì”? Non dovrebbe allora mettere a disposizione gli stessi spazi anche per la campagna a favore del “No”? Se invece il Municipio non avesse autorizzato la posa di quei materiali di propaganda favorevole: non andrebbero immediatamente rimossi, in armonia con le dichiarazioni di Badaracco?”.

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