Luganese

Foce, la Città: ‘Non serve un piano di prevenzione’

Preavviso negativo del Municipio alla richiesta formulata da alcuni consiglieri comunali Ps e Pc dopo i due decessi registrati l’estate scorsa

Tanti in estate cercano refrigerio alla Foce del Cassarate
(Ti-Press)
24 settembre 2021
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Il Municipio di Lugano non ritiene necessario stanziare un credito per un piano di informazione e prevenzione con l’obiettivo di aumentare la sicurezza degli utenti alla Foce del Cassarate dove sono stati registrati sei annegamenti negli ultimi 16 anni, l’ultimo dei quali lo scorso 15 agosto. Si conclude così il preavviso (negativo) dell’esecutivo cittadino che non sottovaluta la grande affluenza di bagnanti in estate e rischi connessi all’acqua in generale, per cui valorizza l’area abbinandola alla sicurezza. Del resto, scrive l’autorità comunale, è stata avviata nel 2017 la campagna di prevenzione e di sensibilizzazione, che viene riproposta annualmente con la Commissione cantonale acque sicure. Una campagna per informare sulle particolarità delle diverse zone lacuali e sulle criticità non visibili e per responsabilizzare sulle regole di sicurezza. La situazione viene costantemente monitorata, assicura il Municipio, e le misure messe in atto vengono regolarmente aggiornate e migliorate. Per il 2022, sono in fase di approfondimento nuovi provvedimenti che prevedono un potenziamento dell’attività di prevenzione e un aggiornamento del concetto comunicativo e grafico. D’altra parte, la Foce non è considerata un luogo pericoloso, visto che la balneabilità è consentita in quanto ossequia tutti i presupposti dell’ordinanza della navigazione interna. Dopo l’analisi dei sei annegamenti in 16 anni, la Città sostiene che la causa principale dei decessi sia essenzialmente il comportamento poco responsabile e poco scrupoloso da parte dei bagnanti.

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