Luganese

Brè, Badaracco: ‘Critiche svilenti e offensive’

Il capodicastero Cultura di Lugano replica all’associazione: ‘Proposta giunta dal Circolo culturale locale. C’erano tutti i canali per opporsi’

Il dipinto contestato viene difeso da Badaracco che parla di critiche svilenti
15 settembre 2021
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«L’arte ha sempre suscitato dibattito, è una delle sue funzioni principali e più apprezzate. Quindi è giusto che si abbiano pareri differenti che portano a un confronto. Un altro discorso è però mettere in discussione la legittimità del progetto e le procedure seguite». Non sono piaciute a Roberto Badaracco, titolare del Dicastero cultura di Lugano le critiche espresse dall’associazione Uniti per Brè: «È una vera e propria opera d’arte elaborata per il quartiere da Livio Bernasconi, uno dei più importanti esponenti pittorici ticinesi, che ha lasciato un segno tangibile alla comunità. Definire ingombrante e fuori misura tale opera pittorica è francamente svilente e offensivo nei confronti dell’autore stesso, dei promotori locali e di tanta popolazione che ha espresso un generale apprezzamento. Infatti l’intento principale dell’autore era di portare creatività in un luogo molto pittoresco, dando anche quel pizzico di novità e di nuovo vigore».

‘Il progetto ha seguito un iter partecipativo’

Il progetto è stato peraltro concepito dal Circolo Culturale Gilardi “Lelen” di Brè che ha seguito «un percorso partecipativo nel pieno rispetto dell’iter amministrativo, contrariamente a quanto viene affermato dai critici», sottolinea Badaracco ricordando che «il Circolo ha presentato l’istanza per finanziare e realizzare un’opera commemorativa per i 50 anni della scomparsa di Wilhelm Schmid, artista svizzero a cui la Città ha dedicato un museo nel borgo e che recentemente è stato oggetto di un’azione di rilancio turistico e culturale». Approvata l’istanza, il Circolo si è rivolto a Bernasconi che ha presentato due proposte ed è stata selezionata la versione realizzata con tanto di notifica pubblicata e il consenso del proprietario della casa. Dal canto suo, ottenuto il via libera dall’Ufficio della Natura e del Paesaggio del Cantone, la Città ha rilasciato la licenza edilizia per il dipinto, con pubblicazione agli albi tra il 31 maggio e il 15 giugno. Dopo la crescita in giudicato, senza opposizioni, il Circolo ha incaricato l’artista e, con l’Ufficio quartieri della Città e la Divisione cultura, lo scorso 29 luglio il dipinto è stato presentato alla Commissione di quartiere.

Insomma, Badaracco ritiene che «i canali e i momenti per esprimere le proprie critiche ci siano stati tutti e potevano essere utilizzati. È peccato constatare che, quando ci si impegna per portare nei quartieri di Lugano opere d’arte e cultura (in senso lato), c’è chi vi si scaglia contro e vede tutto, come al solito, negativamente, invece di comprendere che questi elementi ravvivano un quartiere, lo rendono interessante, lo fanno visitare e rappresentano un valore aggiunto importante per tutta la città».

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