L'assemblea del personale dà mandato al sindacato di approfondire, con la direzione, le problematiche relative al clima di lavoro e ai salari
"È confermata la necessità di ulteriori approfondimenti in merito alle segnalazioni emerse negli ultimi mesi, per cercare soluzioni ai problemi sollevati, con la massima trasparenza e senza pregiudizio alcuno". Questo è un passaggio della nota stampa diffusa dall'Organizzazione cristiano sociale ticinese (Ocst) dopo l'assemblea del personale della Casinò Lugano Sa riunitasi lunedì 6 settembre. Un'assemblea alla quale hanno partecipato oltre cinquanta dipendenti della casa da gioco che hanno dato mandato al sindacato di intensificare il dialogo con la direzione per affrontare le problematiche emerse, di cui abbiamo riferito nel maggio scorso. In particolare, per fare chiarezza sul clima di lavoro e sulle condizioni contrattuali e salariali, sebbene i vertici del casinò abbiano smentito gran parte delle segnalazioni. In ogni caso, i partecipanti all'assemblea hanno potuto ricevere informazioni dai sindacalisti Paolo Coppi e Lorenzo Jelmini, che hanno incontrato in due occasioni la direzione della Casinò Lugano Sa per affrontare le questioni sollevate da una parte dei dipendenti. E l'Ocst chiede ai vertici della casa da gioco maggiore trasparenza e di prendere in seria considerazione la possibilità di reintrodurre i dipendenti della Casinò Lugano Sa nel Contratto collettivo di lavoro dei Casinò della Svizzera italiana, anzitutto come elemento di più costruttiva collaborazione con il territorio. "La volontà di attivare una maggior rappresentanza sindacale non vuole e non deve assolutamente essere vista come una mancanza di fiducia nei confronti della direzione, bensì il desiderio di poter affrontare puntuali e magari anche delicate problematiche tramite la mediazione del sindacato", chiosa l'Ocst.