Le molte vite del poliedrico ingegnere e imprenditore riassunte in uno spazio a Gentilino
È stata una vita intensa e per certi versi straordinaria quella di Pasquale Lucchini. Più vite in una si potrebbe dire: ingegnere progettista, tra le altre cose, del ponte diga di Melide, combattente nella guerra del Sonderbund, banchiere, imprenditore di successo con la famosa filanda di Lugano (dove lavoravano 500 operaie) e tutto malgrado la sua nascita in povertà, nel 1798. L'esordio umile da muratore non gli impedì di raggiungere il successo tanto nella professione quanto in politica, arrivando infine sui banchi del Gran Consiglio ticinese. A questo grande personaggio della storia ticinese è ora dedicata una sala-museo, ricavata all'interno dell'ex municipio di Gentilino in via al Chioso 1, una villa d'epoca che ospita parte degli uffici comunali di Collina d'Oro. Inaugurata stamattina la sala è visitabile durante i normali orari di apertura degli stessi
La sala è stata inaugurata con una mostra, un percorso espositivo studiato da Luca Saltini e un prezioso allestimento ideato da Giuliano Tallarini, che presenta questa avventura non comune attraverso una scelta di documenti significativi, provenienti dal fondo archivistico di Pasquale Lucchini. Questa raccolta è frutto di un lascito al Comune di Collina d’Oro, che, dopo averne curato l’inventariazione, ha reso possibile oggi quest’opera di valorizzazione. Per accogliere i preziosi materiali, si è voluta realizzare una struttura essenziale, che ricorda un ponte, e proporre una selezione di documenti capaci di far sentire il polso di un’epoca.