Inaugurato questa mattina il nuovo centro Tertianum, con 40 appartamenti protetti, un reparto cure con 46 letti e uno con 8 letti per malati di Alzheimer
Quaranta appartamenti protetti, quarantasei posti letto nel reparto cure medicalizzato e otto nel reparto per persone affette da Alzheimer. Numeri significativi per il nuovo Tertianum Cornaredo di Porza, aperto lo scorso 1° maggio e inaugurato ufficialmente oggi. «Un esempio emblematico – ha detto il sindaco di Porza – della profonda trasformazione che il quartiere sta vivendo». Il centro rivolto alla terza e quarta età è infatti solo uno dei tanti tasselli che stanno pian piano dando vita al Nuovo Quartiere Cornaredo (Nqc). «La collaborazione fra Lugano, Canobbio e Porza – ha ricordato ancora Franco Citterio – si è concretizzata diversi anni fa in un Piano regolatore intercomunale, che ne sta definendo i contenuti».
Ed effettivamente il quartiere ha cambiato radicalmente volto rispetto a un ventennio fa. Da una vocazione prettamente lavorativa e di non particolare pregio, si sta arrivando ad avere sempre più aree residenziali. E ci sono poi le riqualifiche, anche viarie: risale al 2012 l'apertura della galleria Vedeggio-Cassarate, «un progetto ancora incompleto, seguirà l'allungamento fino al fiume». Vi sono poi le aree verdi, il sindaco ha ricordato come la collina di Trevano verrà ampiamente valorizzata al termine della riqualifica. Da ultimo ma non per importanza, vi è infine il progetto del Polo sportivo e degli eventi (Pse), che andrà alle urne a fine novembre. Cambiamenti epocali quindi che, inevitabilmente, non trovano l'approvazione di tutti e in taluni casi rallentati da ricorsi e – come nel caso del Pse – votazioni popolari. «Ma il fatto che i privati stiano investendo massicciamente significa che il comparto rimane interessante» ha però sottolineato Citterio.
I privati, appunto. Come evidenziato da Stefan Brunner (responsabile per la regione Ticino di Tertianum), la struttura inaugurata oggi è la settima del gruppo nel nostro cantone: due sono state aperte ancora negli anni Ottanta nel Locarnese e tutte le altre, dopo una lunga pausa, a partire dal 2015. Nel Sottoceneri è la terza, dopo Parco Maraini a Lugano e Comacini a Chiasso. Molte di più in Svizzera: 83. «Il nostro obiettivo è arrivare a 100 nel giro di cinque anni». E una di queste sarà certamente nel Luganese. A Paradiso sono infatti iniziati recentemente i lavori per una nuova residenza che conterrà 60 appartamenti protetti e 40 letti nelle cure. Si tratta del sedime dell'ex Hotel du Lac: «L'apertura è prevista per il 2023 o il 2024». Tornando a Cornaredo invece, il direttore della struttura Nicola Russo ha spiegato che, pur essendo stato appena aperto, il centro ha già un'occupazione del 50% circa e sono attesi nuovi ingressi nei prossimi mesi, compatibilmente con l'andamento della pandemia naturalmente. La particolarità della struttura è che è la prima in Ticino, nel gruppo, ad avere un reparto per malati di Alzheimer. «Tertianum ha sviluppato un'offerta sempre più capillare – ha detto da parte sua il consigliere di Stato Raffaele De Rosa –, con circa 500 appartamenti protetti». «Attori come questo sono molto importanti per il Cantone, per garantire un contesto di cura ben integrata sul territorio» ha aggiunto poi il direttore del Dipartimento sanità e socialità, ricordando che scade a fine mese la consultazione sulla Pianificazione integrata anziani e cure a domicilio 2021-30, «che per la prima volta integra tre settori fra loro complementari: le case per anziani, l'assistenza a domicilio e gli enti e servizi d'appoggio».
Il nuovo centro è stato realizzato da Artisa. «Si tratta del primo intervento concretizzato nell'Nqc, a breve inizieremo con l'edificazione del cosiddetto ‘Blocco D’ – ha aggiunto infine Riccardo Galfetti, responsabile per il Ticino del gruppo –: ospiterà le sedi regionali di Pro Senectute e Pro Infirmis». Mattone dopo mattone, quindi, Cornaredo si trasforma sempre più da disordinato quartiere artigianale a Porta Nord della città.