Otto di questi hanno contratto il Covid-19 pur essendo vaccinati e asintomatici
Grazie al settimanale test della saliva fra i collaboratori della casa anziani Casa Serena di Lugano, durante il quale uno dei dipendenti è stato trovato positivo, si è riscontrato un focolaio all'intero del reparto protetto - persone affette da demenza senile - con 12 residenti su 24 che hanno contratto il virus Covid-19. Di queste, 8 sono vaccinate e asintomatiche, si legge sul sito web degli Istituti sociali di Lugano e della Associazione dei direttori delle case anziani della Svizzera italiana. Non è stato registrato nessun decesso, ma nessun residente è stato dichiarato guarito dalla malattia.
Il direttore di Lugano Istituti sociali, Paolo Pezzoli, rassicura conoscenti e familiari. "Tutti e 12 al momento stanno bene o abbastanza bene. Psicologicamente però è stato un brutto colpo, specialmente per il personale è stato come tornare indietro di un anno, con le misure si sicurezza, le bardature eccetera". Malgrado alcune speculazioni apparse sul web, (dove veniva additato un fantomatico collaboratore non vaccinato) non è noto chi possa avere portato il coronavirus dentro Casa Serena. "No, non sappiamo chi sia l'untore" ci risponde Pezzoli. "Tra l'altro questo ha generato una serie di sospetti su parenti, visitatori...". Il presidente degli Istituti sociali, il municipale Lorenzo Quadri lo scorso febbraio si era attirato diverse critiche 'per il 'caldo invito' a vaccinarsi fatto al personale delle strutture. Ora però sono stati contagiati anche ospiti vaccinati... "Mantengo la posizione, vaccinarsi vale sempre la pena per evitare complicazioni. Che il vaccino non protegga al 100% si sapeva, però dovrebbe garantire almeno un decorso positivo, come sembra che stia accadendo" ci risponde.
Da gennaio non registravano più focolai dentro case anziani ticinesi: in precedenza il virus aveva colpito più volte le strutture luganesi, compresa Casa Serena.
I familiari delle persone coinvolte sono stati immediatamente informati dal personale sanitario. "In accordo con l’Ufficio del medico cantonale sono state adottate tutte le misure necessarie per curare le persone colpite e tutelare gli altri residenti. Il reparto è stato isolato per contenere la diffusione del virus e per garantire un monitoraggio continuo dello stato di salute dei pazienti" informa inoltre Lugano istituti sociali. "I nostri collaboratori sono a completa disposizione per ulteriori informazioni e per comunicare tramite videochiamate con i residenti del terzo piano. Le disposizioni riguardanti le visite a favore dei residenti degli altri reparti restano invariate".