Tante testimonianze di affetto per il sindaco all'ingresso di Palazzo. Piacevolmente sorpreso il fratello Mario: 'Aiutano a elaborare il lutto'
«Ieri sera quando mi hanno chiamato per mettere le bandiere a mezz'asta mi è venuto il magone. Ancora oggi non riesco a capacitarmi della morte di Marco Borradori, una persona brillante, cordiale, gentile che aveva sempre una parola di conforto da rivolgere a chiunque incontrasse. Penso che tanti in tutto il Ticino, come me, stiano vivendo lo stesso sentimento di smarrimento». Ha il volto triste il custode di Palazzo Civico mentre ci racconta le sue sensazioni personali. Sensazioni condivise dalle numerosissime testimonianze d'affetto lasciate a partire dalla prima mattina di oggi da chi ha voluto ricordare il sindaco di Lugano all'ingresso principale di Palazzo Civico che pare diventato una meta di pellegrinaggio, con mazzi di fiori, messaggi di cordoglio, candele e fotografie. In serata verso le 20.30, è stata organizzata spontaneamente una veglia-fiaccolata in Piazza della Riforma.
Al termine della seduta di Municipio, di fronte all'entrata della sede istituzionale di Lugano, abbiamo avvicinato Mario Borradori, fratello del sindaco, attirato dalle molte espressioni di cordoglio della cittadinanza che non sono passate inosservate. «Fanno piacere queste dimostrazioni di vicinanza, mi aiutano a elaborare il lutto. Come tanti, anche io sono rimasto sorpreso e costernato dalla morte improvvisa di mio fratello, ma sono convinto che Marco ha vissuto la sua vita a 120 all'ora e se ne è andato correndo e quindi facendo quel che gli piaceva fare». Come sia potuto capitare non se lo spiega ancora il fratello. «Certo è che gli ultimi mesi sono stati pesanti per lui, diciamo a partire dall'inizio della nuova legislatura. Era da tempo che non lo vedevo tanto stressato. Forse ha inciso la concomitanza di parecchie polemiche su dossier come l'aeroporto e l'ex Macello e i duri allenamenti a cui si sottoponeva per prepararsi alla maratona di New York. D'altra parte, visto che le sue condizioni di salute erano praticamente compromesse, è quasi meglio che se ne sia andato così, quasi subito, senza creare preoccupazioni o problemi a chi avrebbe dovuto prendersi cura di lui».
Intanto, il Ministero pubblico ha ordinato l'autopsia sul corpo del sindaco dichiarato morto ieri dopo essere stato mantenuto in vita da una macchina cuore-polmoni per oltre 24 ore nel reparto di cure intensive del Cardiocentro di Lugano. Un'autopsia dovuta e di natura formale date le circostanze di una persona deceduta in seguito a un malore avvenuto su suolo pubblico senza testimoni diretti, come avviene da prassi in casi analoghi. I risultati dovrebbero confermare che il sindaco ha avuto un malore e si è accasciato a terra per diversi minuti prima dell'arrivo dei soccorsi ed escludere l'intervento di terze persone. Risultati che dovrebbero giungere in tempi stretti per liberare la salma in vista della preparazione della camera ardente che verrà disposta nel Patio di Palazzo Civico in ogni caso, non prima di domenica e fino alla giornata di lunedì, dalle 8 alle 22.
Il vicesindaco Michele Foletti non ne parla volentieri: «In seduta municipale non ne abbiamo ancora discusso. Cominceremo ad affrontare la questione del subentrante la settimana prossima, dopo i funerali di Marco, quando scriveremo la lettera ufficiale a Tiziano Galeazzi (Udc, primo subentrante, ndr.) chiedendogli formalmente se accetta la carica». Un rimpasto all'interno dell'esecutivo sarà inevitabile, immagino? «Quando il subentrante avrà giurato fedeltà alle leggi ed entrerà in carica dovremo attribuire i dicasteri – risponde il vicesindaco –. Ci potrebbe essere un secondo rimpasto con l'eventuale votazione per l'elezione del sindaco, visto che per regolamento comunale il sindaco è il responsabile del personale e della Cancelleria comunale e pertanto deve assumere la competenza dell'Amministrazione generale». Questa sarà però musica della prossima settimana. Intanto, dopo la risoluzione dei problemi relativi all'adeguato raffreddamento della salma (nei prossimi giorni sono annunciati oltre 30 gradi) è giunta la conferma che la camera ardente sarà predisposta nel Patio di Palazzo Civico da domenica. Così, chi vorrà dare l'ultimo saluto al sindaco prima del funerale, potrà farlo passando dall'ingresso principale, con l'uscita verso sud, affacciata sul lago, per evitare assembramenti eccessivi e consentire al maggior numero di persone di partecipare. I funerali, come annunciato stamane, sono invece previsti martedì mattina, con un corteo che partirà da via Monte Boglia, sede della Lega dei ticinesi, e raggiungerà lo stadio di Cornaredo, dove si terranno le esequie, in uno spazio ampio e con le necessarie distanze nel rispetto delle misure anti-Covid. Il Municipio per martedì ha disposto una giornata di lutto cittadino e resteranno chiusi tutti gli uffici e gli sportelli della Città.