Quale nuova destinazione per l'edificio in stile Liberty? Le domande del consigliere comunale e capogruppo Ps-Pc Aurelio Sargenti
Pare la copia fedele del Petit Trianon di Versailles, Villa Heleneum è un piccolo gioiello luganese, costruita in stile Liberty nel 1931, insieme al suo bel parco, sulle sponde del Ceresio nel quartiere di Castagnola. Dal 1989 al 2015 l'edificio è stata sede del Museo delle culture della Città di Lugano, ora trasferitosi a Villa Malpensata. Ora che alcune voci darebbero in arrivo nella prestigiosa struttura la Bally, il capogruppo Ps-Pc in Consiglio comunale, Aurelio Sargenti, interroga il municipio. Anche perché la scelta, pare, avrebbe escluso due altre proposte: la realizzazione di un centro di studi d’arte orientale con il relativo museo e la creazione di una sorta di «incubatore d’idee» (think tank) per mettere in relazione diversi attori della scena culturale e artistica.
L'esecutivo, sono dunque le domande, ha fatto la sua scelta appoggiandosi su pareri espressi dal mondo della cultura (commissioni, enti o esperti)? Quali sono stati i criteri che hanno portato il municipio a scegliere la proposta della ditta Bally? L'esecutivo – non ha mancato di chiedere Sargenti – ha valutato la particolare posizione di Villa Heleneum (situata in periferia e priva di parcheggi), che favorirebbe un turismo culturale mirato piuttosto che uno generico? Nei prossimi giorni, ad ogni modo, il Municipio di Lugano dovrebbe presentare nel corso di una prossima conferenza stampa aspetti e prospettive del futuro della bella villa.