Per i ricorrenti il progetto rimane problematico: ‘Un casermone-ghetto in contrasto con le leggi su sviluppo e pianificazione territoriale’
«Non possiamo accettare affermazioni ricattatorie». Il pianificatore Pierino Borella e l'ex consigliere comunale di Comano Renzo Conti non ci stanno: non solo hanno inoltrato ricorso anche la seconda variante della casa per anziani consortile che dovrebbe sorgere in località Campagna, di fronte agli studi televisivi della Rsi, ma replicano anche alle dichiarazioni del sindaco. Alex Farinelli all'indomani dell'approvazione all'unanimità del Consiglio comunale della variante bis il 23 marzo scorso, aveva ammonito che un ulteriore stop avrebbe affossato il progetto. L'intenzione di opporsi nuovamente, formalizzata a inizio luglio, era infatti già stata manifestata. «Una dichiarazione a dir poco ricattatoria – secondo i ricorrenti –, non si capisce il timore del sindaco per un ricorso se la proposta di variante Pr rispetta il quadro di legalità stabilito che regola la materia».
Il progetto della casa per anziani Cinque Foglie – che riguarda un consorzio formato, oltre che da Comano, da Cureglia, Porza, Savosa e Vezia – è ormai decennale. Avviata nel 2012, la procedura si è arenata una prima volta nel 2016 al Tribunale amministrativo cantonale (Tram), che aveva accolto – a differenza del Consiglio di Stato – le ragioni dei ricorrenti. Il Comune non si era ancora allineato a quelle che allora erano delle nuove norme federali legate alla pianificazione di dettaglio. Il Municipio ha quindi ritirato la variante, rifacendo il lavoro. Diverse le modifiche effettuate dal team guidato dall'architetto responsabile Tibiletti e associati: la casa è stata piazzata sì nello stesso luogo ma con un altro orientamento, sono inoltre stati stralciati dal progetto iniziale i contestati ecocentro – che in realtà si trova nelle immediate vicinanze e dovrebbe venir spostato – e magazzino comunale. Questa nuova variante, senza «ulteriori margini di miglioramento» come ci ha detto a suo tempo Farinelli, è quindi approdata pochi mesi fa in Cc, che l'ha approvata. Ma agli oppositori continua a non piacere.
Secondo Borella e Conti, resta problematica l'ubicazione: «L'inserimento nel paesaggio non è possibile, rispettando i principi della Legge sullo sviluppo territoriale. La nuova edificazione prevista comprende un edificio mastodontico (una settantina di posti letto, ndr) lungo 80 metri, largo 18 e alto 16, con 5 piani. Cioè un vero e proprio casermone-ghetto per gli anziani in contrasto con i principi da rispettare sull'inserimento paesaggistico». Violata sarebbe stata anche la Legge sulla pianificazione territoriale, quando in fase embrionale gli organi consortili – confrontando un'eventuale edificazione in località Corba o Campagna – si erano schierati a favore di quest'ultima a causa di «errori di valutazione» relativi a qualità dell'aria e immissioni di rumore. Inoltre, in un rapporto di dieci anni fa, sottolineano gli opponenti, lo stesso consorzio aveva criticato il luogo scelto per la lontananza dai nuclei abitati e le difficoltà di attraversamento su una strada trafficata.
Al sindaco di Comano abbiamo contestato questo nuovo ricorso, che inevitabilmente allungherà i tempi, ma ha preferito non esprimersi: a causa delle ferie giudiziarie, c'è possibilità fino al 20 agosto per inoltrare ulteriori opposizioni. Farinelli tuttavia aveva già replicato a determinate critiche, sottolineando ad esempio che quando è stato deciso di costruire il camino di aerazione della galleria Vedeggio-Cassarate – inizialmente non previsto e non lontano dal terreno scelto – il Comune ha preteso delle condizioni e sono state fatte delle misurazioni prima e dopo l'edificazione della galleria per misurare la qualità dell'aria, che è migliorata a causa della diminuzione del traffico.