Interrogazione leghista al Municipio di Lugano sul recente inquinamento da idrocarburi all'altezza del Lac
Mercoledì nel lago Ceresio, all'altezza del Lac, sono finiti degli idrocarburi tanto che è comparsa con una vasta chiazza in superficie. I pompieri hanno posizionato uno sbarramento per contenere l'inquinamento e giovedì mattina hanno lavorato al recupero e alla neutralizzazione delle sostanze inquinanti. "Da quanto si è potuto appurare – si legge in un'interrogazione sottoscritta da consiglieri comunali della Lega dei Ticinesi (primo firmatario Andrea Sanvido) lo sversamento proviene da un riale che raccoglie le acque chiare di tutti i quartieri a monte che sfocia davanti al Lugano arte cultura".
Al gruppo leghista è stato peraltro segnalato un grave fatto, se confermato: il riale a volte scaricherebbe a volte nel lago di Lugano anche rifiuti solidi come la carta, "inoltre – evidenzia l'interrogazione – gli odori che provengono da quella zona non sono un bel biglietto da visita per i turisti che vengono a visitare la nostra bellissima città". Quanti scarichi di questo tipo ci sono nel lago? Perché sono ancora in funzione e per quanto tempo lo saranno ancora? Sono le prime domande che i consiglieri volgono all'esecutivo luganese.
"Alla luce del rifacimento delle tubazioni su via Loreto e via Adamini, non era prevedibile l'incanalamento dello stesso riale nelle acque luride oppure modificarne il suo percorso per evitare disagi simili a quello di questa settimana" non mancano ancora di chiedere i leghisti che fanno ancora sapere come "poco distante dal muro del lungolago che da sul porto Belvedere, abbiamo appreso di un altro canale che spurga un po' di tutto a dipendenza del periodo. Si può sapere con precisione che acque raccoglie? Ogni quanto vengono fatte delle analisi sulle acque che entrano dai riali a cui facciamo riferimento? Con quale esito su sostanze e batteri?".