Il numero 42 di 'Fogli' parla della vendita del Convento dei Cappuccini di Lugano e di tanto altro
È uscito in questi giorni il numero 42 di «Fogli», la rivista dell'Associazione «Biblioteca Salita dei Frati» di Lugano. L’anno sociale 2020-2021 è stato marcato da un fatto epocale. Il Convento dei Cappuccini di Lugano, chiuso fin dal 2014, è stato infatti venduto nella sua integrità, compresi chiesa, ala settecentesca, biblioteca e vigneto. Il tutto è stato comprato da una neocostituita fondazione di utilità pubblica, che lo ha acquisito a scopo conservativo. Con ciò è assicurata continuità alla Biblioteca Salita dei Frati e all’Associazione che la gestisce. Di questo rende puntualmente conto l’articolo d'apertura, firmato da Fernando Lepori e Alessandro Soldini, che hanno seguito le trattative.
Apre la sezione Contributi Luca Montagner, sulla storia della Biblioteca diocesana di Lugano, entrata in tempi recenti nel Sistema bibliotecario ticinese ed erede della vecchia Biblioteca del Seminario, il cui fondo più antico risale al Seminario ambrosiano di Pollegio, istituito nel 1622. Segue la descrizione di un fondo particolare della stessa biblioteca, quello già appartenuto al liturgista e gregorianista don Luigi Agustoni; autore dell’articolo è un suo discepolo, Giovanni Conti, che non si limita a una descrizione bibliografica ma la situa nella biografia culturale e spirituale del maestro. Il contributo successivo è di Giancarlo Reggi, che torna sul codice delle Ad familiares di Cicerone posseduto dalla Biblioteca cantonale di Lugano per approfondirne alcuni aspetti codicologici e paleografici nel confronto con i manoscritti più strettamente apparentati; emergono, fra l'altro, osservazioni nuove su codici della stessa famiglia oggi appartenenti a biblioteche europee e d'Oltreoceano. Nell’articolo che chiude la sezione Marco Sampietro descrive una rarissima edizione Agnelli, di cui si conosceva fin qui solo l’esemplare posseduto dall’archivio di Stato del Canton Ticino; l’autore dà notizia di un secondo esemplare posseduto da un bibliofilo milanese.
Nella sezione 'Per Giovanni Pozzi' Saverio Snider pubblica due lettere scrittegli personalmente da Gianfranco Contini sul clima intellettuale di Friburgo in Svizzera negli anni Quaranta del Novecento, quando il filologo ossolano insegnava in quell’ateneo e Pozzi era suo allievo. Laura Luraschi, nella sezione Rara et curiosa, descrive un incunabolo della biblioteca del Convento della Madonna del Sasso a Orselina (sopra Locarno): i Mirabilia Urbis Romae, una guida in tedesco per pellegrini e visitatori dell’urbe stampata a Roma dall’editore Stephan Plannck fra il 1495 e il 1499. Si tratta di una preziosità venuta alla luce grazie a lavoro dei nostri bibliotecari, asse portante del Centro di competenza per il libro antico.
Nella sezione In biblioteca Luciana Pedroia, bibliotecaria responsabile di sede, rende conto dell'attività interna; nell’ambito della relazione sul Centro di competenza fornisce interessanti notizie sul lavoro in corso Ticinensia disiecta, un progetto di ricerca e catalogazione dei frammenti di manoscritti medioevali reimpiegati come rinforzi o rivestimenti di legature di libri a stampa. Fernando Lepori riferisce del pomeriggio di studio in memoria di Sandro Vitalini, già professore di Teologia dogmatica all’Università di Friburgo, un uomo coraggioso, di grande apertura ecumenica. Le misure di profilassi contro il Covid-19, in effetti, hanno ridotto a una sola manifestazione l’attività culturale e a due le esposizioni nel porticato (promosse dall'Associazione Amici dell’Atelier Calcografico). Di queste ultime rende conto Alessandro Soldini. Completano il fascicolo la Cronaca sociale e l’elenco delle nuove accessioni, curato da Claudio Giambonini.