Polo sportivo: il noto architetto critico rispetto al previsto spostamento degli uffici comunali
Il Polo sportivo e degli eventi di Lugano, avversato da un referendum (la cittadinanza voterà il 28 novembre) ha un critico in più. Mario Botta ospite della trasmissione radiofonica Millevoci, ha infatti espresso tutte le sue riserve, in particolare sullo spostamento delle attività amministrative comunali dagli stabili in centro, dove si trovano ora, alle 'torri' previste di fianco al nuovo stadio.
"C’è stato un concorso, io l’ho fatto e l’ho anche perso. Posso solo parlare bene del progetto che è stato scelto. Mi sembra un buon lavoro" premette il celebre architetto mendrisiense. "Ma trovo fondamentalmente sbagliato, nella realtà di oggi, portare il commercio e gli uffici nelle due torri. Perché stacca quel poco di attività che c’è nel centro storico". L'obiezione, spiega, non è sul nuovo stadio, che "va benissimo lì, con il palazzetto e le attività collaterali. Mi sembra forzato portare a Cornaredo una serie di attività terziarie e di uffici. Il pericolo di Lugano è che la città storica è già stata trasformata, perché erano residenze e sono diventate uffici, con le banche. Ora si svuotano questi uffici per portarli a solo un chilometro di distanza, ma un chilometro in città è tantissimo. Da questo punto di vista io penso che sia meglio alimentare, anche con l’attività dei servizi e degli uffici, quello che resta del centro storico".