La presenza del presidente delle Ferrovie Luganesi Sa all'inaugurazione di sabato porta a pensare a un rientro delle tensioni fra azionisti privati e pubblici
Sono stati presentati ufficialmente sabato alla stazione di Agno i nuovi convogli delle Ferrovie Luganesi Sa (Flp). Due anni per costruirli e otto per ottenere le diverse autorizzazioni. Mandati dunque in pensione dopo quarant'anni i trenini arancioni, sono stati sostituiti con convogli di ultima generazione, dotati di tutti i comfort e facilmente accessibili da carrozzine, passeggini e biciclette, che effettueranno la prima corsa ufficiale con il mese di luglio. Convogli che in doppia composizione potranno trasportare fino a 600 passeggeri, il doppio rispetto fin'ora, e che andranno a far parte della futura rete tram-treno che dal Malcantone raggiungerà in otto minuti il cuore della città di Lugano. Presente, accanto al consigliere di Stato Claudio Zali e al direttore Roberto Ferroni, anche... "l'ex presidente-presidente" Stefano Soldati. Ciò lascia pensare a un possibile passo indietro e a dimissioni quantomeno congelate dopo l'accesa assemblea di mercoledì che avevano portato a galla tensioni fra gli azionisti privati e pubblici e la porta sbattuta dallo stesso Soldati, notizia resa nota da 'laRegione online'. Il taglio del nastro ha evidentemente riportato la quiete dopo la tempesta.