Il giudice di Como ha promosso l'accusa di abuso d'ufficio nei confronti dei due ex sindaci, mentre le altre ipotesi di reato sono prescritte
Una ordinanza articolata e complessa, e non poteva essere diversamente quella del giudice delle udienze preliminari Andrea Giidici del Tribunale di Como, giunta dopo una lunga camera di consiglio nei confronti di 17 imputati per i guai del Comune e del Casinò dell'enclave, fra i quali gli ex sindaci Marita Piccaluga e Roberto Salmoiraghi, i loro vice Florio Bernasconi e Alfio Balsamo e gli ex amministratori della casa da gioco. I reati a vario titolo contestati variano all'abuso d'ufficio al falso ideologico, dalle false comunicazioni sociali al falso in bilancio e alla corruzione. Al centro dell'inchiesta della Procura di Como l'esposto-boomerang di Salmoiraghi e Balsano quando in Consiglio comunale erano all'opposizione, la voragine di debiti di Comune e Casinò, riferiti al periodo compreso fra il 2007 e il 2017.
Per alcuni capi di imputazione il giudice ha disposto il non luogo a procedere in virtù del fatto che il reato è istinto per avvenuta prescrizione, mentre altri fatti non sono più previsti come reati. Per comprendere la conclusione dell'udienza preliminare è bene seguire l'ordinanza del giudice lariano che ha sostanzialmente accolto l'impostazione dell'accusa, che la scorsa settimana aveva chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Innanzitutto, il gup ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dell'ex sindaca Maria Paola Mangili Piccaluga e dell'ex vicesindaco Florio Bernasconi, dell'ex segretario comunale Giampaolo Zarcone ed Emanuela Radice per l'imputazione di abuso d'ufficio. Non luogo a procedere pure nei confronti di Roberto Salmoiraghi, Lucia Amato (attuale segretario comunale) per l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio. Non luogo a procedere anche nei confronti di Emanuela Radice e l'ex comandante della polizia municipale Maurizio Tumbiolo che erano accusati del reato di corruzione.
Sono stati rinviati a giudizio (il processo sarà celebrato il 12 aprile del prossimo anno) Marita Piccaluga, Bernasconi, Zarcone e Radice per una delibera comunale che, per l'accusa, configura invece l'abuso d'ufficio. Promossa l'accusa anche per Salmoiraghi, l'ex vice sindaco Alfio Balsamo e Amato per il reato di abuso d'ufficio. Piccaluga, Salmoiraghi e altri imputati sono stati rinviati a giudizio per altri capi d'imputazione. A giudizio per i guai del Casinò vanno l'ex presidente Massimo Ferracin, l'ex Ad Carlo Pagan, i componenti dell'ex consiglio d'amministrazione e i componenti del collegio sindacale della società. L'accusa è di false comunicazioni sociali e falso in bilancio. Entro 30 il deposito delle motivazioni dell'ordinanza del giudice di Como.