Ultimo numero a giugno. La decisione scaturita dal CdA dell'editore, Fontana Print a causa del calo pubblicitario. Ma c'è un tentativo di salvataggio
Si spegne il mensile, La voce di Castagnola e del Ceresio. Lo annuncia in un laconico comunicato stampa, implicitamente ricolmo di tristezza, la redazione che informa: "cesserà di esistere con la pubblicazione del prossimo mese di giugno. Questa decisione, naturalmente indipendente dalla volontà del corpo redazionale, è scaturita nel corso dell’ultimo Consiglio di Amministrazione dell’editore Fontana Print SA, il quale ha preso atto dell’enorme contrazione del mercato pubblicitario conseguente, probabilmente, all’attuale situazione economica e d’emergenza". C'è tuttavia un tentativo da parte della redazione di salvare il periodico, che spera in possibili sostegni economici. Se ne saprà in tal senso qualcosa in più nei prossimi giorni.
La notizia dell'imminente chiusura dello storico mensile luganese, era circolata nei giorni scorsi, con le anticipazioni del portale di 'Tio'. Il periodico è stato fondato negli anni Cinquanta dall’ingegnere Franco Ender senior. E da allora giunge nelle case di molti luganesi (in particolare di quelli residenti sulla “rive gauche” del Cassarate), con la cronaca locale, segnalazioni e curiosità storiche. La redazione è formata da sette volontari che negli anni hanno prestato la penna e la loro passione al mensile ed è guidata da Daniela Scopazzini-Gianinazzi. Per molti anni la testata è stata diretta dallo storico e scrittore, Carlo Antonio Gianinazzi, scomparso all'età di 77 anni nel 2014.