Luganese

Piazza Cioccaro a Lugano, movida sempre più agitata

Assembramenti, risse, caos e rumore fino a notte inoltrata. Le testimonianze di residenti e proprietari che lamentano disagi

Tante gente anche in tarda serata
28 aprile 2021
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Almeno un paio di risse, centinaia di persone (la maggior parte senza mascherina), tanta confusione e rumore fino a notte inoltrata e il giorno dopo spazzatura ovunque. Piazza Cioccaro continua a rimanere un luogo di attrazione magnetico immancabile per la movida cittadina in questo periodo pandemico. Alla faccia di quel minimo di rispetto indispensabile per garantire una convivenza civile. Malgrado i recenti allentamenti delle restrizioni anti-Covid e la parziale apertura dei locali pubblici che da una decina di giorni mettono a disposizione dei clienti le terrazze, i seguaci dell'aperitivo lungo (o del digestivo dopo cena) non perdono fine settimana, lasciando alle spalle un brutto ricordo a chi nella zona abita o lavora. Gli ultimi venerdì e sabato non hanno fatto eccezione. Non si vuole puntare il dito contro coloro che hanno legittimamente voglia di tornare a trascorrere serate assieme agli amici e ad avere un minimo di contatti sociali. Però, alcune situazioni sono senza dubbio degradanti e gettano discredito sui locali pubblici e sull persone che invece si comportano bene.

Spazzatura e rumore, situazione peggiorata

Torniamo (ancora) sull'argomento siccome nell'ultimo fine settimana, il caos è addirittura peggiorato, secondo le testimonianze raccolte e ricevuta in redazione. Come ci racconta un residente che preferisce restare anonimo: «È stato impossibile prendere sonno sabato notte e al mattino l'area era piena di rifiuti. È vero che la piazza è stata prontamente ripulita e di questo ringrazio i servizi della Città, però non è più accettabile il degrado a cui stiamo assistendo con schiamazzi e urla protrattisi fino alle 5 del mattino». Un'altra persona che lavora in zona e ha finito il turno a mezzanotte, testimonia di aver visto assembramenti ancora più estesi rispetto a quelli precedenti: «Venerdì e sabato la piazza era gremita. Nessuno rispettava il distanziamento ed erano pochi quelli che indossavano la mascherina. Assenti gli agenti di polizia che c'erano nei passati fine settimana e che avevano almeno garantito un minimo di rispetto delle regole. Trovo strano, per non dire altro, che non si faccia nulla per limitare queste situazioni, visto che siamo ancora in emergenza pandemica». Un'altra residente in uno dei palazzi di piazza Cioccaro, in piena notte, verso le tre di domenica, non riuscendo a dormire a causa del rumore, dalla finestra ha visto «troppa gente che parlava ad alto volume». Il proprietario di un palazzo sostiene di aver segnalato diverse volte queste situazioni inaccettabili alla Polizia della Città di Lugano alla quale sono state inviate anche le immagini della videosorveglianza privata che ha filmato alcuni festaioli che non hanno trovato di meglio che pisciare nell'atrio d'ingresso dell'abitazione. Spera che queste persone vengano almeno sanzionate.

Donna minacciata con un vetro rotto alla gola

«E la polizia che fino a questo weekend era presente con un furgone e almeno quattro agenti ogni sera?», chiede un altro testimone che passava di lì proprio quando è scoppiata la prima delle due risse, quella divampata nella notte fra venerdì e sabato notte. Quella notte stavo camminando, racconta, «quando la mia attenzione è stata attirata da un uomo che ha colpito una donna nel bel mezzo della piazza, l'ha presa per i capelli e le ha tirato un colpo alla testa con la mano. L'uomo in questione, (quello arrestato successivamente nei pressi del casinò di Lugano, ndr.) ha poi lanciato una bottiglia di vetro per terra in mezzo alla folla e ha ripreso il coccio rotto e stava per usarlo come strumento di minaccia alla gola della donna. A questo punto la folla di persone è partita cercando di fermare l'uomo dal picchiare quella che sembrava la moglie dell'aggressore. C'è chi ha provato a fermarlo con un contenimento fisico, chi prendendolo a pugni e urlando 'le donne non si toccano', chi a calci in pancia». Il testimone è convinto che «nessuna delle persone intervenute per fermare l'aggressore fosse sobria. La maggior parte delle persone presenti in piazza aveva un'età apparente fra i 26 e i 35 anni all'incirca, se non alcuni che potevano dimostrarne di più, altri poco meno».

‘La polizia dopo cinque minuti se n’è andata’

Il testimone dichiara inoltre che un agente di polizia, nel frattempo chiamata per intervenire sul posto, rivolgendosi alla vittima, avrebbe detto "signorina, se non si sente al sicuro, vada a casa". Il testimone che è rimasto sul posto per curiosità e per sapere come sarebbe andata a finire, rincara la dose: «La polizia è intervenuta dopo ben tre chiamate, guardandosi intorno per un buon cinque minuti e se n'è andata». La stessa persona ci racconta che in seguito altre persone hanno cominciato a picchiarsi: «La folla dopo altre due risse si è poi sciolta». Il caos è però continuato fino a poco prima dell'alba, suscitando le critiche degli abitanti, dei proprietari e di chi nella zona ha un'attività commerciale.

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