Luganese

Pestaggio di Cadempino, indagati a turno dalla procuratrice

Si conferma il movente finanziario nella brutale aggressione ai danni di un 18enne compiuta da sei uomini del Luganese accusati di tentato omicidio

La pp Valentina Tuoni, titolare dell'inchiesta
(TI-PRESS)
14 aprile 2021
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Giungono a scadenza a fine mese le carcerazioni preventive dei 6 indagati del Luganese accusati di tentato omicidio intenzionale, sequestro di persona e rapimento, coazione e omissione di soccorso, in relazione alla brutale aggressione compiuta ai danni di un 18enne del Mendrisiotto, avvenuta la sera del 28 gennaio scorso in un luogo discosto della zona industriale di Cadempino. Ma con tutta probabilità gli autori del pestaggio - ancora da definire chi del gruppo vi abbia preso parte attivamente, tutti comunque si trovavano sul luogo dell'aggressione e avrebbero dunque aderito al piano criminoso - resteranno dietro le sbarre del penitenziario della Farera ancora a lungo.

Interrogatori in serie 

Cruciali saranno gli interrogatori che la procuratrice pubblica, Valentina Tuoni, titolare dell'inchiesta, condurrà in questi giorni. Gli indagati, dopo essere stati sentiti dalla polizia giudiziaria, saranno ora chiamati a raccontare le loro versioni dei fatti davanti al magistrato. Non sono invece previsti confronti. Intanto, prende sempre più consistenza il movente finanziario. I sei indagati, tutti domiciliati nel Luganese - un 26enne italiano, un 32enne colombiano, un 20enne rumeno, un 22enne, un 20enne e un 21enne svizzeri (l'ultimo dei quali arrestato solo in un secondo tempo) - avevano lo stesso "problema da risolvere": farsi restituire soldi prestati alla vittima. Poche centinaia di franchi - un aspetto, questo, che aggrava le loro posizioni - che anziché farsi consegnare con le buone, hanno reclamato ricorrendo alla violenza. Il 18enne è stato prelevato in auto - da qui le ipotesi di sequestro di persona e rapimento - e condotto dove nessuno potesse vedere: nel buio della zona industriale di Cadempino, dove è stato preso a calci, pugni e bastonate e abbandonato agonizzante sull'asfalto. La vittima, che fortunatamente ha potuto riaversi dopo alcune ore, sarebbe pure temporaneamente svenuta. La vicenda approderà davanti a una Corte delle assise criminali. 

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