Il Comune chiude il consuntivo in attivo, riduce l'indebitamento pro capite e l'erario beneficia degli investimenti 'bloccati'
Ammonta a 187'535 franchi l'avanzo d'esercizio del consuntivo 2020 del Comune di Massagno. Un risultato ben migliore di quanto indicato a preventivo (– 742'363 franchi) che verrà contabilizzato nel capitale proprio del Comune che supererà così i 10,5 milioni di franchi. La situazione economico finanziaria è solida, indica il Municipio soddisfatto dei risultati. Il messaggio sarà licenziato dal prossimo esecutivo che entrerà in carica dopo le elezioni del 18 aprile e verrà esaminato dal nuovo legislativo. Le previsioni del gettito fiscale comunale per il 2020, con il moltiplicatore al 77% in diminuzione dall’80% del 2019, si attestano a poco meno di 17,6 milioni di franchi per le persone fisiche e 1,64 milioni per le persone giuridiche. Rispetto al 2019, quando il Comune aveva incassato 18,13 milioni per le persone fisiche e 1,53 milioni per le persone giuridiche (valutazione all’80% per entrambe le voci), il gettito d’imposta ha in massima parte confermato le attese, secondo proiezioni legate agli anni precedenti, con una valutazione di preventivo 2020 ridotta del 3% di calo del Pil dovuto alla pandemia, pari a 600’000 franchi.
L'esecutivo fa notare che sono diminuiti i costi di gestione corrente di quasi 820 mila franchi (non potendo usare le infrastrutture, non sono state eseguite nemmeno troppe manutenzioni). L’indebitamento diminuisce di altri 3,2 milioni arrivando a 28.9 milioni con un pro-capite di 4'701 franchi (5'161 nel 2019, 6'040 nel 2018 e6’756 nel 2017) con una popolazione residente di 6'153 abitanti. Il livello di autofinanziamento è di 3,45 milioni, pari al 1555.39% (percentuale molto elevata data dai bassi investimenti in rapporto agli ammortamenti dell’8,39% e del risultato positivo d’esercizio). Gli investimenti netti sono di soli 221'949 franchi, mentre l’anno scorso erano addirittura negativi in ragione di poco meno di 1,7 milioni in funzione dell’emissione dei contributi del Piano generale dello smaltimento acque. Gli investimenti sono stati “bloccati” per molto tempo e quindi dal lato puramente economico le casse comunali ne hanno tratto beneficio in termini di debito pubblico.