Nonostante il lockdown, l'anno appena trascorso è stato impegnativo per i vigili del fuoco del Basso Ceresio, segnando un aumento delle ore d'intervento
Quasi 1'000 ore di lavoro in più. Nonostante sia stato l'anno dei due mesi circa di lockdown e quindi di attività ridotte, il 2020 per i Pompieri di Melide è stato decisamente impegnativo. Fra esercitazioni, interventi, corsi e servizi vari, sono state 4'303 le ore di intervento l'anno scorso, contro le 3'304 del 2019. A queste si vanno ad aggiungere diverse altre mansioni eseguite a titolo volontario, per un totale di 8'057 ore di lavoro. È il Corpo stesso – che ha giurisdizione, oltre che su Melide, su Arogno, Bissone, Campione d'Italia, Maroggia, Morcote e Vico Morcote – a indicarlo, nell'annuale rapporto.
A contrassegnare l'anno, inevitabilmente il grosso incendio che a fine novembre ha distrutto il Mulino di Maroggia. Un rogo che ha impegnato ventisette militi del Corpo per nove giorni, in turni da 12 ore. Altri interventi significativi sono avvenuti a inizio ottobre (cadute di alberi a causa del forte vento), metà ottobre (incendio di una bombola di gas a Maroggia) e inizio novembre (violento incendio in un'abitazione privata a Melide).
Durante il 2020 si è consumato inoltre l'ammodernamento dell'infrastruttura informatica della caserma, della cucina e la costruzione di un nuovo soppalco per lo stazionamento di materiale di riserva. 2020 inoltre, anno di avvicendamenti. Dopo 43 anni di attività è andato in pensione il vicecomandante Fausto Faustinelli. Al suo posto è stata nominata, col grado di tenente, Mara Valsangiacomo. Le altre promozioni dell'anno:
Fiorello Vanossi (furiere)
Amos Butti (sergente capo, responsabile istruzione)
Mario Savazzi (sergente capo, responsabile interventistica)
Andrea Costa (sergente)
Stefano Fedele (sergente, responsabile logistica)
Chrys Porretti (sergente)