Dopo il caso sollevato dal sindaco di Monteggio, Afd risponde con una maggior presenza nei valichi interessati
L'Amministrazione federale delle dogane (Afd) ha risposto in merito alla questione sollevata dal Municipio di Monteggio riguardo le consegne di sushi e altri pasti ordinati in Italia. La questione, che riguarda Ponte Cremenaga, Fornasette e Ponte Tresa, era stata tirata in ballo dal sindaco di Monteggio Piero Marchesi (Udc), che aveva parlato di assembramenti per via delle consegne di cibo e di "situazione pericolosa e inaccettabile". L'Afd, che aveva inizialmente sottolineato di essere a conoscenza della situazione, oggi ha risposto sulla questione annunciando che i suoi uomini "saranno presenti anche nelle ore serali ai valichi particolarmente toccati dal fenomeno", il tutto per preservare la sicurezza della popolazione e il traffico stradale, effettivamente anomalo da quando sono aumentate le consegne, tra le 18 e le 20.30.
La popolazione - spiega Afd in un comunicato - è pregata di rispettare le indicazioni date dal personale presente ai valichi, ricordando che le merci introdotte nel territorio doganale sono soggette all’obbligo doganale. In particolare per il cibo da asporto ordinato in Italia vi sono specifiche prescrizioni da seguire. In caso di consegna in Svizzera da parte di ristoranti sul suolo italiano, tutti i prodotti devono essere sdoganati all’importazione nel traffico commerciale. Se il cliente ritira invece i prodotti direttamente in Italia, li può importare in Svizzera nel traffico turistico (con diritto alla franchigia di 300 franchi). Particolare attenzione va prestata alle attuali disposizioni in vigore su suolo italiano in merito alle restrizioni legate al Covid-19.