Luganese

Prete condannato per stupro, sul destino deciderà il Vaticano

Il sacerdote al momento è sospeso, ma sull'eventuale dimissione dallo stato clericale la competenza è della Congregazione per la dottrina della fede

Il prete condannato è già stato sospeso l'anno scorso (Ti-Press/Archivio)
16 febbraio 2021
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Passa al Vaticano la palla sul futuro ecclesiastico del sacerdote condannato questa mattina alle Assise criminali di Lugano per aver stuprato una 18enne a Rimini nel 2013. È la Diocesi di Lugano a spiegarlo, in una nota ufficiale diffusa dopo la condanna a quattro anni emessa dal giudice Amos Pagnamenta. Il prete, in carcere da fine maggio 2020, è sospeso dalla scorsa primavera dalle sue funzioni, come ribadito dalla Curia vescovile. “Per quanto riguarda il suo futuro, esiste una precisa normativa emanata dalla Santa Sede, che sarà consultata per competenza”.

Solidarietà e vicinanza

In sostanza, la decisione ora è di competenza della Santa Sede, per la precisione della Congregazione per la dottrina per la fede. Nella stessa nota, la Curia ha espresso dispiacere per l'accaduto: “La Diocesi, in questa dolorosa circostanza, desidera far giungere tutta la propria solidarietà e vicinanza a chiunque, in un modo o nell'altro, si è trovato e si trova, direttamente o indirettamente, toccato da questa vicenda”.

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