La Città ha deciso di potenziare il progetto MyLugano, migliorando la logistica tramite collaborazioni con Saetta Verda e Posta per varcare i confini urbani
Commercio digitale, Lugano sogna in grande. Il Municipio ha infatti decise di richiedere al Consiglio comunale un credito per ampliare il progetto MyLugano con l'obiettivo di accrescere sia la domanda, sia l'offerta. Per farlo, la Città sta stipulando delle collaborazioni per migliorare il servizio dal profilo logistico, con Saetta Verde in città e con la Posta nei territori extraurbani.
«Abbiamo deciso di ampliare il bacino a tutto il Ticino – ha spiegato il sindaco Marco Borradori –, in modo da arricchire la paletta dei prodotti, ma anche i possibili acquirenti». Nelle intenzioni del Municipio, il messaggio dovrebbe rispondere anche a una mozione sul tema di Rupen Nacaroglu, consigliere comunale e presidente dei Commercianti di Lugano, «che presupponiamo verrà ritirata». Il sindaco ha spiegato che la piattaforma sta raccogliendo un successo crescente, complice la chiusura dei negozi fisici. Nell'ultimo mese sono stati spesi infatti 18'500 franchi in LVGApoints, la valuta digitale con la quale si può acquistare tramite MyLugano. E mentre il Comune aveva già messo a disposizione dei nuovi iscritti alla piattaforma 150'000 franchi, mentre l'ente autonomo Lugano Istituti Sociali ne aveva convertiti addirittura 300'000, la notizia è che anche un importante privato crede ne progetto. La Banca Raiffeisen di Lugano ha infatti versato 50'000 franchi di gratifiche sotto forma di LVGApoints ai suoi collaboratori. Totale: circa mezzo milione di franchi in circolo sulla piattaforma.
«È un sistema che non richiede particolari competenze digitali» ha detto il sindaco, sottolineando che lo scopo da un lato è incentivare la popolazione a spendere i propri soldi a Lugano e quindi dare una mano ai commercianti locali e dall'altro permettere a quest'ultimi di «familiarizzare con le nuove tecnologie». Borradori ha infatti ricordato che il fatto che i commerci fossero in difficoltà già prima della pandemia «non è un mistero. Le cause sono tante, ma certamente l'elemento online costituiva e costituisce ancora una sorta di freno».
Ovviamente, la pandemia ha complicato il contesto e l'ente pubblico ha cercato di dare una mano: abbassando o condonando parzialmente gli affitti di propria competenza, suggerendo ai privati di fare altrettanto e diminuendo la tassa di occupazione del suolo pubblico per gli esercenti, ad esempio. Ma la Città, anche un po' per necessità si è buttata anche sul digitale: durante il lockdown ha varato i progetti prenota.lugano.ch e chilometrozero.ch. Due piattaforme – rispettivamente: per consentire l'accesso in sicurezza ad eventi pubblici e strutture per il tempo libero quali i lidi e una sorta di vetrina digitale per prodotti locali – che hanno dimostrato una buona rispondenza, fungendo da base per la creazione, lo scorso dicembre, di MyLugano. E sebbene, a pandemia conclusa, «lo scopo rimanga far andare la gente nei negozi», nel contesto attuale di sviluppo del progetto si sono create anche delle esigenze logistiche, che la Città ha pensato di risolvere tramite collaborazioni con Saetta Verde e Posta. La prima si occuperà di consegnare le merci in bici nel giro di ventiquattr'ore, impiegando persone con difficoltà di inserimento professionale. La partnership con il Gigante giallo è mirata invece all'utenza che non risiede in città.
Ma non di sole collaborazioni economiche si è occupato il Municipio di Lugano in questi giorni. L'esecutivo ha licenziato infatti anche i messaggi relativi alla richiesta di sostegno a tre convenzioni culturali: con l'Istituto svizzero di Roma e con Pro Helvetia, a favore dell'associazione culturale Trickster-p e della compagnia Finzi Pasca. «Si tratta di una collaborazione iniziata tanti anni fa – ha detto il capodicastero Cultura Roberto Badaracco, ricordando lo storico del legame non sempre semplice – e che adesso continua sull'onda di una rinnovata vicinanza. Ci auguriamo in tal modo di poter contribuire al rilancio della compagnia».
Le due convenzioni con Pro Helvetia sono entrambe per il periodo 2021-23, mentre quella con l'Istituto svizzero di Roma è per il 2021-24. Per quanto riguarda la compagnia Finzi Pasca, che anche in piena pandemia è riuscita a realizzare lo spettacolo ‘Luna Park’ dando avvia alla breve stagione 2020-21 del Lac, si tratta di 250'000 franchi. Sono invece 15'000 i franchi annui per Trickster-p, progetto culturale basato fra Lugano e Novazzano e composto dagli artisti Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl. Il duo, già vincitore in passato del Premio svizzero di teatro e del Silbernen Hasen nella categoria Design, propone un teatro sperimentale di tipo immersivo, dove ossia lo spettatore diventa protagonista. Infine, all'Istituto svizzero di Roma andranno 45'000 franchi annui con lo scopo di promuovere l'immagine e la cultura luganesi in Italia, sia a Roma che nella vicina Milano: nella capitale lombarda l'Istituto ha infatti una sottosede, dove già da anni vengono promossi cartelloni artistici, giornate di studio ed eventi.
«Può sembrare paradossale che presentiamo un pacchetto così importante in un momento in cui la cultura sta vivendo un momento così duro – ha evidenziato il municipale –. Ma è un bel segnale di continuità per il futuro».